Robert Kennedy
Il nostro benessere
Non troveremo mai un fine per la nazione né una
nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico,
nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito
nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base
del prodotto interno lordo (PIL). Il PIL comprende anche l’inquinamento
dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le
nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le
prigioni per coloro che cercano di forzarle […]. Comprende programmi televisivi
che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini.
Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche
la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce
con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che
aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della
loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. […] Non comprende la
bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza
del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto
né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra
saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al
nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente
degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere
orgogliosi di essere americani.
Robert Kennedy