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Campagna Contro la Pena di Morte

contro la pena di morte

Nella maggior parte dei paesi che ancora la applicano la pena capitale è soltanto il tragico epilogo di una lunga serie di abusi e di gravi violazioni dei diritti umani, primi fra tutti i diritti politici: non a caso la Cina è il paese con il più alto numero di esecuzioni. In tali realtà la lotta contro la pena di morte si contestualizza in una più ampia campagna per la difesa dei diritti umani. Differente risulta la posizione degli Stati Uniti, forse l'unico paese democratico dove la pena capitale viene ancora praticata. Sconvolta da un altissimo tasso di delinquenza, la maggioranza della popolazione statunitense è convinta che la pena capitale costituisca un giusto ed efficace deterrente ai reati violenti più gravi.

Una campagna contro la pena di morte non può eludere le legittime richieste di sicurezza di chi si sente minacciato, e non può archiviare con superficialità le ragioni di chi è a favore, con i quali è necessario dialogare. La lotta contro la pena di morte deve passare attraverso un'opera di informazione e di educazione ai diritti umani, poiché una capillare opera di sensibilizzazione sul tema dei diritti costituisce il più efficace deterrente alla piaga della criminalità.

Nonostante le autorita' Americane facciano sempre maggior ricorso alla pena di morte, le voci contro la pena di morte negli USA, sia a livello nazionale che internazionale, si levano sempre piu' alte. Nel 1997 l'American Bar Association (ABA, l'Ordine degli Avvocati degli USA), senza prendere posizione sulla moralita' in se' della pena di morte, ha chiesto che sia stabilita una moratoria sulle esecuzioni fino a quando non sara' garantita un'applicazione equa e rigorosa della pena di morte. Gia' da anni l'ABA esprime il proprio sdegno nei confronti delle esecuzioni di minorenni all'epoca del reato. Altre associazioni legali statunitensi hanno appoggiato la presa di posizione dell'ABA chiedendo a loro volta l'introduzione di una moratoria nei propri stati. Le organizzazioni religiose e altri autorevoli commentatori stanno iniziando ad alzare la voce. Un'azione pena di morte sugli USA appare quindi come una tempestiva opportunita' per rafforzare la pressione esistente sulle autorita' federali e statali affinche' promuovano l'abolizione della pena capitale e per fornire il maggior supporto possibile al movimento abolizionista Statunitense.

Di solito nelle campagne contro la pena di morte si tenta di salvare un innocente, si ricorre a casi che suscitino compassione. Nessuno tocchi Caino vuole invece affermare che nessuno Stato può disporre della vita dei propri cittadini, che la pena di morte non può mai essere prevista neppure per reati gravissimi. Obiettivo principale di questa campagna è ottenere la moratoria delle esecuzioni dall'Onu, attraverso mozioni parlamentari e una mobilitazione dell' opinione pubblica internazionale. Questa decisione potrà consentire agli Stati di guadagnare il tempo necessario perchè si affermi nell'opinione pubblica e nelle leggi un nuovo diritto della persona: non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria. Una battaglia sui cui l'Italia è ormai in prima fila. Nel '94 la risoluzione presentata in Assemblea Generale è stata battuta per soli otto voti. Nel' 97 e nel '98, invece, nella sede della Commissione per i Diritti Umani dell'Onu a Ginevra la moratoria è stata approvata e la pena di morte è stata iscritta tra le questioni che riguardano i diritti umani.
E' una grande vittoria che bisogna consolidare, perchè la sospensione delle esecuzioni sia votata anche a New York in Assemblea Generale. Un voto previsto per il 1999, nella sessione che si svolgerà tra settembre e dicembre e che ci potrà condurre nel terzo millennio forti di una nuova grande conquista dell'umanità.

La Comunità di Sant'Egidio, insieme a Sister Helen Prejean, autore di "Dead Man Walking" (film che ha scosso le coscienze in tutto il mondo) ha già cominciato a raccogliere migliaia di firme all'appello, in Italia, negli Stati Uniti, in tutti i continenti. Vogliono che diventino milioni perché "pesino" di più quando saranno presentate nelle sedi istituzionali più rappresentative, in primo luogo all'ONU, al segretario generale Kofi Annan. Perché quelle firme si trasformeranno in una proposta di moratoria a tutte le nazioni rappresentate al Palazzo di vetro. L'obiettivo è ambizioso, ma possibile. Lavorano con la Comunità di Sant'Egidio Amnesty lnternational e altre importanti organizzazioni laiche e religiose. Ma, ciò che più conta, l'iniziativa ha già incontrato la simpatia e la voglia di impegnarsi in prima persona di migliaia di cittadini.

Comunità di Sant'Egidio Web : http://www.santegidio.org/it/pdm/index.htm 

Nessuno Tocchi Caino Web: http://www.nessunotocchicaino.it

Amnesty International Web: http://www.amnesty.it/pdm