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Campagna Sbilanciamoci

sbilanciamoci

Sbilanciamoci è una campagna promossa da oltre trenta organizzazioni della società civile che analizza gli orientamenti di politica economica che emergono dalla legge Finanziaria e dal Bilancio dello Stato e sviluppa proposte alternative, puntuali e sostenibili su come usare la spesa pubblica per la società, l'ambiente e la pace. Punto di partenza di Sbilanciamoci è la necessità di cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche e di rovesciare le priorità economiche e sociali partendo da un’idea di sviluppo centrato sui bisogni dell’uomo anziché sulle esigenze dell’economia e del mercato. Uno sviluppo non misurabile con i vecchi indicatori economici e monetari, primo fra tutti il Prodotto interno lordo, ma con nuovi parametri che assumano come priorità lo stato dell'ambiente, l'equità nella distribuzione delle risorse, lo sviluppo umano, la qualità sociale. Per questo nel 2003 Sbilanciamoci ha iniziato ad elaborare indicatori originali di sviluppo suddivisi per Regione (QUARS, Qualità Regionale dello Sviluppo).

Questo tipo di lavoro non è nuovo per le organizzazioni della società civile. L'esperienza decennale di Venti di pace, campagna per la riduzione delle spese militari, le iniziative di Legambiente e del WWF per la protezione dell'ambiente, la Campagna per la riforma della Banca Mondiale, solo per citarne alcune, sono da sempre orientate ad un approccio che unisce l'elaborazione di politiche alternative, le pressioni sul Parlamento e la mobilitazione dell'opinione pubblica. L’originalità di Sbilanciamoci consiste nella scelta di collegare tra loro queste iniziative, dare omogeneità alle proposte, inserirle in un contesto complessivo di analisi e verifica dei comportamenti del governo, tracciare scenari alternativi proponendo misure praticabili da subito. La peculiarità di Sbilanciamoci è insomma quella di evitare qualsiasi forma di corporativismo e di elaborare richieste a beneficio dell’intera comunità. Ciò è oggi quanto mai importante e urgente.

Negli ultimi due decenni i poteri dei mercati, delle imprese e dell'economia si sono rafforzati a danno della sfera pubblica e della società provocando conseguenze molto pesanti sulle prospettive di sviluppo sostenibile, sull'occupazione e sul lavoro, sulla qualità sociale e sull'ambiente e aggravando le disuguaglianze all'interno dei paesi, tra centro e periferie del mondo. Ogni anno Sbilanciamoci pubblica in un rapporto le sue analisi e le sue proposte. L' obiettivo della campagna è quello di portare avanti una politica di distribuzione della spesa pubblica attenta alle esigenze sociali e ambientali che rovesci la scala delle priorità su cui attualmente viene varato il piano dei contributi pubblici. Per esempio il «Rapporto 2005 per una Finanziaria alternativa» propone interventi precisi e puntuali nelle diverse voci che compongono il bilancio statale.

  • Prelievo fiscale. L'alternativa a un sistema di tassazione sempre meno equamente ripartito potrebbe cominciare da un aumento delle aliquote per i redditi più elevati, dalla reintroduzione della tassa di successione e di quella sulle emissioni di anidride carbonica (Carbon Tax), dalla tassazione sul mercato pubblicitario e su quello di esportazione delle armi.

  • Welfare. Contro la logica delle privatizzazioni e del dominio del mercato, Sbilanciamoci! difende l'utilizzo della spesa pubblica per garantire sostegni ai disoccupati, combattere la precarietà, investire in asili nido, scuola e università, integrare il Fondo Sanitario Nazionale, sviluppare politiche di accoglienza per gli immigrati diverse dai disumani Cpt, migliorare le condizioni delle carceri.

  • Ambiente e energia. L'urgenza di sviluppare fonti di energia alternativa, contro l'esauribilità e il caro-petrolio per Sbilanciamoci! passa anche attraverso la tassazione dei gipponi Suv, il ritorno al sistema del “vuoto a rendere” per gli imballaggi, gli investimenti per una mobilità urbana meno inquinante e congestionata.

  • Pace. All'aumento del 7.5% previsto nel 2005 per la spesa destinata alla Difesa, la finanziaria alternativa proporrebbe innanzitutto un taglio di queste spese e una destinazione dei fondi al programma di pace delle Nazioni Unite, alla ricostruzione dell'Iraq, alla riconversione dell'industria bellica in produzioni civili e al finanziamento di progetti di cooperazione.

  • Economia. La campagna vorrebbe rilanciare l'intervento pubblico come strumento a sostegno di un'economia più etica, attenta alla questione ambientale, promotrice di sviluppo nelle zone più povere, sostenitrice della finanza etica e del commercio equo e solidale.

Aderenti

Altreconomia, Antigone, Arci, Arci Servizio Civile, Associazione Ambiente e Lavoro, Associazione Finanza Etica, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione per la Pace,  Beati i costruttori di pace, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Carta, CIPSI, Cittadinanzattiva, Cnca, COCIS,  Cooperativa "Roba dell'altro mondo", CTM - Altromercato, Donne in nero, Emergency,  GESCO, ICS, Legambiente,  Lila, Lunaria, Mani Tese, Medici Senza Frontiere, Microfinanza, Pax Christi, Rete Lilliput, Uisp, Un Ponte per..., Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, WWF.

Sbilanciamoci

c/o Lunaria Via Salaria 89  00198 Roma

Tel. 06.8841880

Fax 06.8841859

web: www.sbilanciamoci.org

e-mail:info@sbilanciamoci.org