Il Bookcrossing è una forma di scambio non monetario ideata da Ron Allen Hornbake, un trentaseienne del Kansas. Consiste nell’abbandonare i libri che si sono letti nei luoghi più insoliti, lasciando in genere che sia il caso a decidere il successivo lettore, e riservandosi di controllarne gli spostamenti grazie alle possibilità della rete. Lo scopo è di far circolare i libri (piaciuti o non piaciuti) e, possibilmente, vedere dove sono andati a finire dopo che li abbiamo lasciati. Inoltre si ha la possibilità di conoscere ed aver la possibilità di entrare in contatto con altri appassionati lettori che fanno la stessa cosa. Il BCID (codice unico di identificazione) dei libri è visibile solo a chi mette in circolazione il libro, non agli altri, che per avere il BCID devono trovare il libro. A ben pensarci, poche cose vengono così poco utilizzate come i libri, ai quali succede di passare alcuni giorni o settimane o mesi nelle mani del lettore e tutto il resto (anni se non secoli) nello scaffale di una libreria, da cui nel migliore dei casi può capitargli di uscire qualche altra volta per una seconda lettura o sfogliatina veloce, prima di finire da un rigattiere o concludere al macero la propria esperienza libresca. Visto quanto costano e anche quanto è difficile trovarli in libreria, se solo è trascorso qualche mese dalla prima edizione, passarseli di mano in mano è senz'altro un modo intelligente di sfruttarli meglio.
In realtà, l'ideatore del bookcossing, Ron Hornbaker, non è partito da questa constatazione, bensì visitando un sito (www.phototag.org) che è una specie di passamano di macchine fotografiche. Un altro sito, famosissimo negli Stati Uniti, di questo tipo è WheresGeorge: si tratta di un gioco che ha l'obiettivo di tenere traccia, attraverso il numero di serie, del percorso delle banconote. Dunque, ha pensato Ron, cos'altro piacerebbe cercare alla gente? E' nato così, nel marzo del 2001,il bookcrossing. E l'idea ha avuto tanto successo, che nel giro di un anno ha contagiato persino un paese di incalliti non lettori come ha fama di essere l'Italia: anzi, con oltre un migliaio di libri messi in circolazione l'Italia è al secondo posto tra i paesi europei. E la trasmissione radiofonica Fahrenheit di Radio3 ha lanciato il primo bookcrossing radiofonico battezzato passalibro. L'idea nata nel corso del Festival della Letteratura di Mantova, rispetto all'originale ha l'unica differenza che il percorso dei libri viene seguito via radio. Potrebbe sembrare strano che tali iniziative abbiano così successo in un paese come il nostro dove si legge notoriamente poco. Forse i pochi appassionati di lettura sentono in maniera particolare il desiderio di diffondere cultura e condividere con altri questo piacere. In realtà l'Italia ha una delle più forti concentrazioni al mondo di lettori accaniti e preparati, quello che manca è una forte presenza di lettori medi come capita in altri paesi (discorso valido sia per i libri che per i giornali).
Il bookcrossing, allo stesso modo di altre idee rivoluzionarie della rete come Napster, si basa sulla volontà di condividere e scambiare risorse senza utilizzare il denaro, ma con alcune differenze. A differenza degli scambi telematici però nel bookcrossing il virtuale diviene reale, i libri liberati vengono toccati, vissuti, "sentiti". In secondo luogo il bookcrossing non va contro alcun copyright e anzi, come spiega il suo fondatore, stimola la vendita dei libri. Da una parte perché la percentuale di chi riesce ad entrare in possesso di un libro "liberato" e quindi ha la possibilità di leggerlo gratuitamente è molto minore di quella di chi ne legge la recensione sul sito e magari è spinto a comprarlo. E poi perché spesso accade che gli amanti di un libro ne acquistino più di una copia, per tenerne una per sé e mettere in circolazione le altre. Questa romantica idea, che ricorda un pò i messaggi in bottiglia, sta avendo un grande successo in tutto il mondo. Gli adepti del bookcrossing si trovano soprattutto in America, Canada e Australia, ma si registrano sempre più adesioni anche in Europa dove si organizzano sempre più "meet-up". Il meet-up è un'occasione per conoscere i colleghi bookcorsari: si mangia, si beve, si parla di libri, di cose, non si parla affatto, si ride (soprattutto) e si passa una serata in compagnia. L'organizzazione dei meet-up è assolutamente indipendente dal sito ufficiale del bookcrossing.com, le persone che li organizzano lo fanno in maniera del tutto volontaria e in base alla propria disponibilità. Nessuno durante i meet-up provera' mai a venderti qualcosa e non si e' manco obbligati a rilasciare un libro... insomma massima liberta', non e' una setta, non e' una televendita... non ci sono selezioni all'ingresso, ne' inviti.
Nella pratica il funzionamento del bookcrossing è molto semplice: si prende un libro e ci si registra sul sito www.bookcrossing.com, da cui si ottiene un codice unico di identificazione chiamato BCID e l'etichetta da attaccare al libro (in inglese). Fatto questo, si compie l'ultimo atto, il definitivo abbandono, per il quale occorre trovare un luogo adatto, simbolico. Il bello del gioco è che c'è sempre la possibilità di vedere dove è finito il libro: infatti, se qualcuno lo ritrova, è invitato, dall'etichetta che avete apposto, a collegarsi al sito e registrare il ritrovamento. E poi di rimetterlo in strada ("in the wild") e fargli continuare la sua vita randagia. Prima di "liberarlo" occorre poi scaricare un talloncino giallo, che raffigura un libro con gambe in movimento, dove va trascritto il codice. Il talloncino Dare inizio al bookcrossing è semplice, e il gioco non sta solo nello "scroccare" libri rilasciati da altri, ma il bello sta anche nel far viaggiare le pagine che più abbiamo amato, e leggere i commenti delle persone che le hanno recuperate. Per far viaggiare i vostri libri basta:
* Decidere il libro da far viaggiare.
* Scegliere l'etichetta preferita da incollare sul libro.
* Stampare l'etichetta e le istruzioni su come fare per segnalare il
ritrovamento del libro.
* Ritagliare e incollare sulla prima pagina bianca del libro l'etichetta e le
istruzioni.
* Abbandonarlo in un luogo, in qualsiasi posto vi venga in mente.
* Comunicare a www.bookcrossing.com e
al forum di utopie il luogo e la data del rilascio e il titolo del libro.
* Godersi il gioco e i suoi imprevedibili sviluppi.