Il denaro come misura che rappresenta risorse finite, è in contrasto con un sistema monetario basato su uno schema di crescita esponenziale. L’impatto della crescente pressione sulla società e sull’ambiente produce una rapporto diretto con la necessità di “crescita” spinta da un sistema monetario basato sul debito. All’interno di questo sistema monetario fondato sul debito e sull’interesse, il ciclo degli affari definibile come “boom and bust” (espansione e frenata) è inevitabile. Una percentuale di inflazione costantemente al livello del 3% erode il valore del denaro di chiunque – produttori, commercianti, professionisti, lavoratori salariati, pensionati, etc. Un ingrediente importante per un economia ricca, sostenibile e giusta è costituito dal denaro libero da interessi a qualsiasi livello – internazionale, nazionale e locale. Una convinzione che sta alla base dello sviluppo, a livello mondiale, di migliaia di differenti monete locali (community currencies) durante gli ultimi 20 anni. In una cultura dove i mezzi di scambio sono dominati da monete nazionali e sovra-nazionali, moltissima gente non riesce ad apprezzare la forza intrinseca delle monete progettate per usi locali e regionali. Nel fronteggiare la crescente incapacità dell’attuale sistema monetario nel soddisfare le necessità della gente e dell’ambiente, l’introduzione di sistemi di monete di portata globale permetterà alla gente di scegliere quello maggiormente adatto alla natura del commercio che interessa intraprendere.
Tra i vantaggi offerti dalle monete locali c’è l’abbondante disponibilità di valuta che, contrariamente alle valute nazionali, tenute artificialmente scarse per massimizzare i profitti delle banche, è sempre sufficiente per tutti i tipi di commercio. Con abbondanza di moneta locale nei loro portafogli – sia elettronica che reale – i consumatori possono veramente scegliere di acquistare localmente. Un secondo vantaggio è quello di offrire alla gente la proprietà della loro valuta: banconote create per una specifica comunità la identificano con l’indicazione del relativo territorio di appartanenza. Terzo, con moneta abbondante e libera da interessi progettata per gli scambi locali, i dettaglianti possono scegliere fornitori locali massimizzando così la reciproca fiducia e riducendo i costi di trasporto inutili. Le monete locali creeranno anche incentivi per la sostituzione dell’import proveniente da altre regioni. Un quarto vantaggio è che i produttori e le industrie primarie, liberate dal pagamento degli interessi sulla loro stessa valuta, possono perciò scegliere di prendere decisioni commerciali di più lungo respiro. Questo favorirebbe, per esempio, la produzione di cibo naturale e la manifattura di beni più durevoli. Altrettanto importante, in un’era dove la crescente automazione e le nuove tecnologie stanno creando sotto-occupazione e disoccupazione di massa, una moneta locale abbondante farà crescere le opportunità di occupazione, aiutando ad arrestare la marea di crescente disagio sociale.
Il livello dell’impatto positivo delle monete locali sull’ambiente e sulla società è profondo. Nello stesso tempo, lo sviluppo delle "economie senza denaro" forniscono la “zattera di salvataggio” economica nel caso in cui il sistema di finanza globale collassi come accaduto in Sud America. I vantaggi derivanti dal passaggio a moneta senza interessi e la creazione di sistemi monetari locali diversi e ben progettati, fluiranno verso l’alto dai livelli locali verso quelli regionali, nazionali e quindi sovra-nazionali, diminuendo così la forbice tra i ricchi e poveri.
I benefici generali delle valute complementari
sono:
* accresciuto volume di moneta nell’area locale;
* accresciuta liquidità nell’area locale;
* accresciuto accesso ai mercati locali;
* accresciuta possibilità di sostituzione dell’import con fornitori locali;
* accresciute possibilità di occupazione;
* accresciuta importanza delle attività tradizionalmente sottovalutate;
* scoraggiamento delle attività distruttive per l’ambiente;
* accresciuto supporto per lo sviluppo di piccole imprese;
* accresciuta forza e intensità delle relazioni sociali;
* espressione di una tendenza economica opposta all’attuale “boom and bust”.