Il teatro forum è uno metodo del teatro dell'oppresso in cui si mette in scena una scena teatrale che rappresenta una situazione oppressiva; può essere considerato un brainstorm su temi sociali. Gli "spett-attori" sono chiamati ad intervenire e cercare soluzioni, sostituendosi agli attori. Si tratta di una forma di teatro che si offre come strumento di liberazione, personale e collettivo; che è d’incitamento alla creatività e che si stimola con l’emozione e con il divertimento.
Nel teatro forum si cercano delle soluzioni assieme agli "spett-attori": chi ha un'idea sostituisce un attore e mette in scena la propria volontà; a volte succede che pur avendo delle buone idee non si riesca a metterle in pratica, oppure si finisce in un vicolo cieco; con l'aiuto di una mente collettiva si cerca di arrivare ad una soluzione soddisfacente. Ci sono conflitti che nascono da ingiustizie, altri da stereotipi e incomprensioni; in ogni caso ci sono scontri tra valori o bisogni diversi: in certi casi sono risolvibili tramite mediazioni e soluzioni creative, in altri tramite l'eliminazione dell'ingiustizia.
E' una tecniche che nasce in Peru', casualmente, per l'insoddisfazione di una spettatrice che non riusciva a veder realizzati dagli attori i propri suggerimenti. Si tratta di una scena teatrale che rappresenta una situazione negativa, oppressiva o semplicemente problematica. La scena e' presentata una prima volta, quindi il pubblico e' chiamato a intervenire e cercare alternative e soluzioni, sostituendosi inizialmente al solo Protagonista. Il conduttore del Forum, chiamato Jolly, non giudica i diversi interventi ma interpella il pubblico sulla realta' ed efficacia delle soluzioni proposte, problematizzandole. Il Teatro-Forum in Sud America era giocato come simulazione, prova generale prima dell'azione (uno sciopero, una manifestazione, ecc.); in Europa esso e' diventato un vero e proprio spettacolo, lo stile e' anche non realistico (simbolico, surreale, etc.), il pubblico spesso disomogeneo.