Il teatro invisibile è uno strumento del teatro dell'oppresso in cui brevi rappresentazioni, schematiche e stimolanti, di un conflitto reale, si adattanoo al pubblico cui si rivolge. Nel teatro invisibile si stimola la discussione tra gli "ignari" spettatori. Nel teatro invisibile si cercano soluzioni al conflitto; è il gruppo stesso che le ricerca e le mette in pratica, seppure in uno scenario teatrale; qui l'ipotesi è che la "recita" di una soluzione può stimolare ad agire anche nella vita quotidiana. Non e' mai chiaro se c'e' o non c'e' un'azione di teatro. Per esempio, in strada, un attore può molestare una donna (pure del gruppo) per vedere le reazioni della gente. Un altro esempio: in un negozio "Mc Donald's" uno ordina un panino e inizia a svuotarlo schifato. Altri (d'accordo) lo imitano. Dopo pochi minuti nessuno ha il coraggio di mangiare: nessuno ha capito che era teatro, ma tutti hanno capito che schifezza stavano mangiando.
Azioni teatrali preparate con cura che non vengono svelate e si svolgono in luoghi pubblici come eventi strani che accadono e suscitano l'attenzione dei presenti ignari. Successivamente gli attori convogliano la discussione delle persone sui fatti che a loro interessa esplorare, immettendo informazioni e opinioni, agendo con i diversi personaggi che ci si e' dati e improvvisando col pubblico. Scopo dell'invisibile e' far esprimere spontaneamente il pubblico ignaro per verificare le opinioni che emergono e per indicare alternative possibili. Purtroppo viene ormai confuso con la Candid Camera televisiva o azioni analoghe svolte allo scopo di divertire o dimostrare quanto la gente e' credulona. E' un vecchio strumento che esiste da tempo immemore nella sua forma piu' semplice e che era usato in maniera massiccia durante la Repubblica di Weimer nella Germania pre-nazista, da gruppi di cosiddetti agit-prop. Boal lo usa e sistematizza in Argentina nel 1971 dove, da rifugiato politico, era costretto a fare teatro segretamente.