L'Organizzazione delle Nazioni Unite riveste una posizione centrale nello sforzo globale di risolvere i problemi che affliggono l'umanità e persegue questo obiettivo cooperando con più di 30 organizzazioni affiliate, insieme conosciute come sistema delle nazioni unite. Fondata nel dopoguerra da 51 stati intenzionati a preservare la pace attraverso la cooperazione internazionale ed il principio della sicurezza collettiva, nel corso degli anni ne sono divenuti membri quasi tutti gli stati del mondo; oggi se ne contano 186.
Gli organi principali sono:
l'Assemblea Generale,
il Consiglio di Sicurezza,
il Consiglio Economico e Sociale,
il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria,
la Corte Internazionale di Giustizia,
il Segretariato.
Il Consiglio è composto da 15 membri di cui 5 siedono a titolo permanente - Stati Uniti, Russia (che è succeduta all'Unione Sovietica), Cina, Gran Bretagna e Francia - godendo altresì del cosiddetto diritto di veto, e 10 sono eletti per un biennio dall'Assemblea. Pur avendo una competenza limitata ratione materiae, occupandosi soltanto di questioni attinenti al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, è l'organo di maggiore importanza sia per l'evidente rilevanza delle questioni di sua competenza, sia perché dispone, al contrario degli altri organi, di poteri decisionali vincolanti. Nell'Assemblea Generale, che ha invece una vastissima competenza ratione materiae ma quasi nessun potere vincolante, sono rappresentati tutti gli stati membri, che dispongono di un pari diritto di voto. Il Consiglio Economico e Sociale è composto da membri eletti dall'Assemblea; sia esso che il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria sono in posizione subordinata rispetto all'Assemblea Generale (art. 60 e 87 della Carta). Il Segretariato, o meglio il Segretario generale che ne è a capo e che è nominato dall'Assemblea Generale su proposta del Consiglio, è l'organo esecutivo dell'Organizzazione. La Corte Internazionale di Giustizia, composta da 15 giudici, ha sia la funzione di dirimere controversie fra stati sia una funzione consultiva, in quanto può dare pareri su qualsiasi questione giuridica all'Assemblea Generale o al Consiglio di Sicurezza oppure ad altri organi su autorizzazione dell'Assemblea.
Gli scopi dell'Organizzazione sono numerosissimi, come appare dall'elencazione all'articolo 1 della Carta e dall'articolo 2 par.7, in base al quale le Nazioni Unite incontrano un limite funzionale solo nelle questioni "che appartengono essenzialmente alla competenza interna di uno stato". Si possono, comunque, individuare tre grandi settori di competenza: il mantenimento della pace; lo sviluppo delle relazioni amichevoli tra gli stati "fondate sul rispetto del principio dell'uguaglianza dei diritti e dell'autodeterminazione dei popoli" e la collaborazione in campo economico, sociale, culturale ed umanitario. Al riguardo, uno degli obiettivi delle Nazioni Unite è la promozione di alti livelli di vita, la piena occupazione e la realizzazione di un progresso sociale ed economico sostenibile; a ciò è stato tributato il 70% del lavoro del sistema dell'ONU (che ha programmi ed agenzie specializzate rivolti alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo quali l'UNDP, l'UNV, la FAO, l'UNICEF, il PAM, ecc.) nella convinzione che lo sradicamento della povertà ed il miglioramento del benessere delle popolazioni costituiscono le premesse essenziali all'instaurazione di una pace mondiale duratura. Dal 1960 l'Assemblea Generale fissa inoltre, a livello mondiale, le priorità delle politiche di cooperazione allo sviluppo "dedicando" un intero decennio a problematiche specifiche; il Quarto Decennio dello sviluppo (1991-2000) si concentra su quattro aree prioritarie: povertà e fame, risorse umane e sviluppo istituzionale, popolazione, ambiente. All'ampiezza dei fini dell'Organizzazione non corrispondono, però, dei poteri vincolanti nei confronti degli stati membri: l'attività principale dell'ONU è costituita, infatti, dalla emanazione di raccomandazioni e dalla predisposizione di progetti di convenzioni. Ciò vale soprattutto per l'Assemblea Generale, che non è un'assemblea di tipo legislativo quanto piuttosto un foro in cui si discute, sia pure ad alto livello, di tutte le questioni rientranti negli scopi dell'Organizzazione. Lo stesso Consiglio di Sicurezza ha una serie di competenze (quelle previste dal cap. VI della Carta, agli artt. 33-38, riguardanti la cosiddetta funzione conciliativa) che sfociano ancora e soltanto nell'emanazione di raccomandazioni. La Carta prevede, comunque, casi di decisioni vincolanti. Per quanto concerne l'Assemblea Generale, un caso molto importante è previsto dall'art. 17, che le attribuisce la facoltà di ripartire tra gli stati membri le spese dell'Organizzazione. Le decisioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza sono quelle previste da talune disposizioni del capitolo VII della Carta (art. 39 e seguenti) intitolato "Azioni rispetto alle minacce alla pace, alle violazioni della pace ed agli atti di aggressione". Il nucleo centrale è costituito dagli art. 41 e 42 riguardanti rispettivamente le misure non implicanti ed implicanti l'uso della forza contro uno stato che abbia anche soltanto minacciato la pace. Secondo l'art. 42 il Consiglio può intraprendere azioni di tipo bellico contro uno stato, colpevole di aggressione, o all'interno di uno stato, intervenendo in una guerra civile. Il ricorso all'uso della forza parte del Consiglio è chiaramente da considerarsi come un'azione di polizia internazionale. L'art. 41 postula che il Consiglio decida quali misure non implicanti l'uso della forza armata debbano essere adottate dagli stati membri contro uno stato che minacci o abbia violato la pace, ed indica, tra siffatte misure, l'interruzione totale o parziale delle relazioni economiche e delle comunicazioni ferroviarie, marittime, aere, postali, telegrafiche, radio ed altre, e la rottura delle relazioni diplomatiche.
Il sistema delle Nazioni Unite - l'Organizzazione
delle Nazioni Unite propriamente detta, le agenzie specializzate e i suoi
programmi e fondi - prevede numerose vie per realizzare i propri obiettivi
economici e sociali . I mandati delle agenzie specializzate, ad esempio, coprono
tutti settori dello sviluppo economico e sociale e forniscono assistenza tecnica
ed altre forme di aiuto pratico ai vari paesi, formulano politiche, fissano
linee guida e gestiscono fondi in collaborazione con l'ONU. Tra i programmi più
importanti si annoverano:
* ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati)
* UNCITRAL (United Nations Commission on International Trade Law);
* UNHCHR (United Nations High Commissioner for Human Rights);
* UNOPS (United Nations Office for Project Services);
* ECA (Economic Commission for Africa);
* ECE (Economic Commission for Europe);
* ECLAC (Economic Commission for Latin America and Caribbean);
* ESCAP (Economic and Social Commission for Asia and the Pacific);
* ESCWA (Economic and Social Commission for Western Asia);
* UNICEF (United Nations Children's Fund);
* UNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development);
* UNDP (United Nations Development Programme);
* UNIFEM (United Nations Development Fund for Women);
* PAM (Programma Alimentare Mondiale)
* UNRISD (United Nations Research Institute for Social Development)
Si tratta di organizzazioni internazionali autonome, sorte da trattati del tutto autonomi rispetto alla Carta delle Nazioni Unite ed i cui membri solo in linea di principio coincidono con quelli dell'ONU. Il collegamento tra ciascun istituto specializzato e le Nazioni Unite nasce da un accordo che le due organizzazioni stipulano, in base all'art. 57 della Carta, e che dal lato dell'ONU è negoziato dal Consiglio Economico e Sociale e approvato dall'Assemblea Generale. Fino ad oggi il contenuto di ogni accordo di collegamento si è più o meno conformato ad uno schema tipico fissato nel 1946 in occasione delle convenzioni concluse dall'ONU rispettivamente con l'OIL, l'UNESCO e la FAO: tale schema prevede lo scambio di rappresentanti, osservatori, documenti, il ricorso a consultazioni in caso di necessità, l'impegno dell'istituzione di prendere almeno in esame le raccomandazioni dell'ONU. Ma l'importanza dell'accordo di collegamento e della connessa attribuzione della qualifica di istituto specializzato, sta soprattutto nell'applicabilità delle norme della Carta che si occupano degli istituti e che li sottopongono al potere di coordinamento e controllo dell'ONU.
Gli istituti in questione sono i seguenti:
* FAO (FOOD AND AGRICULTURAL ORGANIZATION): le sue funzioni spaziano
dall'attività di ricerca ed informazione alla promozione ed esecuzione di
programmi di assistenza tecnica e di aiuti nel campo dell'agricoltura e
dell'alimentazione.
* OIL (ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO): costituita dai trattati di
pace che chiusero la prima guerra mondiale, le sue funzioni più importanti
consistono nell'emanazione di raccomandazioni e nella predisposizione di
progetti di convenzione multilaterale in materia di lavoro.
* UNESCO (UNITED NATIONS EDUCATIONAL SCIENTIFIC AND CULTURAL ORGANIZATION): si
propone di diffondere la cultura, di assicurare la conservazione del patrimonio
artistico e scientifico, di promuovere lo sviluppo dei mezzi di educazione
all'interno degli stati membri e l'accesso all'istruzione senza distinzione di
razza, sesso, condizione economica o sociale.
* ICAO (International Civil Aviation Organization)
* OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
* IMO (International Maritime Organization)
* ITU (International Telecommunication Union)
* WMO (World Meteorological Organization)
* UPU (Universal Postal Union)
* UNIDO (United Nations Industrial Development Organization);
* WIPO (World Intellectual Property Organization): dal 1970 si occupa dei
problemi della proprietà intellettuale nel mondo, assicurando la cooperazione
amministrativa tra le organizzazioni già presenti nel settore, partecipando ad
accordi, fornendo assistenza tecnica legale agli stati, ecc.;
* IFAD (INTERNATION FUND FOR AGRICULTURAL DEVELOPMENT): costituito nel 1977, è
anch'esso un ente finanziario internazionale destinato a contribuire, sotto
forma di aiuti ma soprattutto sotto forma di prestiti, allo sviluppo
dell'agricoltura dei paesi poveri e con deficit alimentari notevoli;
* IAEA (International Atomic Energy Agency): promuove lo sviluppo e la
diffusione delle applicazioni pacifiche dell'energia atomica.
Per le istituzioni finanziarie internazionali, quali FMI (Fondo Monetario
Internazionale), BIRS (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo),
IFC (International Finance Corporation), IDA (International and Development
Association), vedi voce ad hoc. Per la OMC (Organizzazione Mondiale del
Commercio) vedi voce Commercio internazionale.