Servas è un mezzo per: vivere amicizie internazionali, conoscere popoli e culture, dare un contributo personale alla pace ed alla cooperazione attraverso la disinteressata ospitalità di migliaia di persone in tutto il mondo. In genere il consuntivo dei viaggi in paesi stranieri non riesce a comprendere un approfondito tentativo di penetrare "l'anima" del paese visitato: si rimane alla superficie, alle impressioni epidermiche. I mille volti della gente, delle persone incontrate per strada, nei bar, sui treni, sembrano passare come meteore, semplici volti di comparse. Ecco allora una proposta diversa: viaggiare per conoscere, per allacciare rapporti di amicizia, entrando nelle case, nelle famiglie. In che modo è possibile realizzare tutto questo? Attraverso un sistema spontaneo di ospitalità. Come diceva Gandhi "Con ogni vera amicizia costruiamo più saldamente le basi su cui poggia la pace del mondo intero".
In tutto il mondo esistono famiglie, singoli e comunità, disposti ad ospitare, per qualche giorno, viaggiatori stranieri, preventivamente approvati ed ammessi dai vari comitati nazionali, condividendo con loro un poco di vita quotidiana. SERVAS è una associazione pacifista, internazionale, senza fini di lucro e basata sul lavoro volontario. Indipendente da ideologie, partiti politici o confessioni religiose, unisce "porte aperte" (gli ospitanti) e viaggiatori, provenienti dai più diversi paesi, che desiderano avere contatti umani e rendere più ricco il loro viaggio. Scopo dell'associazione è contribuire ad una maggiore comprensione nel mondo, procurando occasioni per contatti più profondi e personali fra individui di diversa cultura e civiltà, al di sopra di divisioni e pregiudizi.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale nacque un interesse generale per la creazione di movimenti e di organizzazioni che avrebbero esteso e contribuito con nuove forme alla Giustizia, la comunicazione e la pace in tutto il mondo.
In molti paesi ci furono collettivi e centri dedicati alla pace. Fra questi sorse la "Popular High School" di Askov (Danimarca) che influenzò in modo decisivo la costruzione di Servas. L'idea di creare una rete estesa di persone interessate nello stimolare la collaborazione e la conoscenza fra i popoli di tutti i paesi si concretizzo in un movimento que inizialmente si auto-denominò "I costruttori della Pace" orientato a organizzare un sistema di viaggio-studio-lavoro che facilitava le visite e la conoscenza fra differenti culture. Nel 1950 si organizzò il primo incontro nel quale si crearono i primi statuti che in sostanza non sono variati finora. In pratica si trattò di articolare un sistema attraverso il quale i viaggiatori "approvati" potevano ricevere una lista di ospiti in paesi differenti, potendo scrivere per richiedere ospitalità. I viaggiatori dovevano rimanere per un tempo limitato, partecipando alle attività della casa, aiutando con il loro lavoro, studiando le condizioni sociali del paese e scambiando idee per lo sviluppo di forme migliori di comprensione mondiale. Nel 1952 questo movimento prese il nome di Servas (proveniente dall'esperanto "ni servas", che significa noi serviamo), con il fine che quello che si faceva era un servizio in favore della pace. Nel 1972, quando il movimento si estese fino in Oceania, America, Africa e Asia, si creò "Servas International" e da allora l'associazione sta continuando a crescere, acquisendo membri in tutto il mondo che come noi pensano che una più grande e migliore comprensione fra le persone, qualunque siano le differenze di razza, credenze o religione, è il cammino migliore per raggiungere una Pace stabile e duratura. Servas è riconosciuto dall'UNESCO ed è rappresentato all'ONU come organizzazione non governativa a partire dal 1973.
E' possibile rivolgersi presso i responsabili locali, diffusi praticamente in ogni regione italiana. Per avere informazioni sul referente più vicino a voi cercate il riferimento e-mail al coordinatore regionale più vicino. Solo nel caso in cui non riusciate a contattare il coordinatore locale potete inviare una e-mail a italy@servas.org (risponde un collettivo di persone). L'iscrizione a Servas è subordinata ad una intervista conoscitiva per inserire nell'organizzazione solo persone che condividano pienamente i fini e le motivazioni dell'organizzazione. L'iscrizione in servas ha un costo che serve a coprire le spese di segreteria e di gestione della lista a carattere nazionale. L'iscritto può indicare se ha la possibilità di ospitare persone e se ha intenzione di viaggiare servas all'estero. In quest'ultimo caso deve dotarsi di un apposito "documento di viaggio" con annesso bollino internazionale riconosciuto in tutto il mondo. Tale documento comprova l'appartenenza a Servas e deve essere mostrato ad ogni ospitante, anche qualora non ne faccia richiesta.
L'iscritto può decidere se essere
* Porta aperta, (possibilità di ospitare)
* Day Host, (non può ospitare ma può essere contattato durante il giorno per
dare consigli, aiuti fare da guida locale o semplicemente per uno scambio di
idee davanti ad una tazza di tè....)
* Viaggiatore
* Simpatizzante
L'iscritto può chiedere ospitalità a carattere locale presso altri iscritti servas. In tal caso non ha bisogno del documento di viaggio, ma deve essere in grado di dimostrare la propria identità e l'appartenenza a Servas.
Servas è diffuso in tutto il mondo. In alcune regioni del mondo funziona meglio (tipicamente i paesi occidentali, USA Europa, Australia), e in molte nazioni vi sono migliaia di hosts. In molti altri paesi servas è meno diffuso e necessita di particolare pianificazione.
Servas NON E' una organizzazione "turistica", o di viaggi a sbafo. Viaggiare o ospitare Servas e' quasi sempre una attivita' impegnativa, anche se spesso puo' essere una esperienza serena, rilassante e gioiosa. L'organizzazione Servas ha normalmente lo scopo di organizzare i soci servas, fare in modo che questi possano entrare in contatto per organizzare i viaggi e l'ospitalita', garantire l'affidabilita' degli iscritti. Una volta entrati in contatto l'ospitante/ospitato cercano vicendevolmente di costruire un rapporto costruttivo, di conoscenza ed aiuto reciproco. In linea di principio il viaggiatore servas dovrebbe avvisare con il dovuto anticipo l'ospite, non attendersi una sistemazione di lusso, accontentarsi di quello che l'ospitante puo' offrirgli liberamente, non aspettarsi di essere servito o "gestito", cercare di contraccambiare nel modo piu' adeguato alla situazione. La permanenza presso il singolo ospite non dovrebbe superare le 2-3 notti a meno di esplicito incoraggiamento. Dal canto suo l'ospitante dovrebbe cercare di mettere a proprio agio l'ospite, senza pero' modificare il proprio normale stile di vita. Eventuali differenze culturali, politiche, ideologiche o caratteriali che potrebbero portare a conflitti dovrebbero poter essere affrontate serenamente, onestamente, in modo che le stesse differenze possano essere un motivi di arricchimento, piuttosto che un motivo di attrito. Eventuali situazioni gravi e spiacevoli o contrarie al normale funzionamento di Servas DEVONO ESSERE SEGNALATE ai coordinatori allo scopo di intervenire per individuare eventuali elementi contrari al cosiddetto "spirito servas". Queste persone possono essere invitate a modificare il proprio comportamento o nei casi estremi possono essere rimosse dall'organizzazione servas.
Lo scopo di un viaggio con Servas è quello di promuovere la pace attraverso la conoscenza reciproca, facendo nuovi amici; a tale scopo occorre però, sia per il viaggiatore che per l'ospite, una disponibilità al dialogo e una capacità di adattamento reciproco. Molte volte quest'occasione di incontro e di scambio di esperienze può essere messa in difficoltà da comportamenti o atteggiamenti, che, anche involontariamente, possono ostacolare questi rapporti. Per evitare ciò elenchiamo, qui di seguito, alcuni consigli e regole di comportamento, raccolte da esperienze di ospiti e viaggiatori, che possono aiutarti nel preparare il tuo viaggio con Servas e a rendere più proficua l'esperienza.
Progetta in anticipo il tuo itinerario, in modo
da poter pianificare, anche in linea di massima, l'arrivo presso i tuoi ospiti.
Prefissa e chiarisciti bene gli scopi del tuo viaggio; informati quanto più
possibile sui costumi e sulle usanze del paese che vai a visitare.
Scegli gli ospiti da contattare, in base alle loro caratteristiche e cerca quelli con cui ti sembra di avere maggiori affinità; a tale scopo leggi attentamente le avvertenze e le informazioni che compaiono nella lista.
Scrivi o telefona con adeguato anticipo,
indicando la data approssimativa della tua visita. Se scrivi è bene accludere un
"coupon di risposta internazionale" (acquistabile in posta).
Anche se hai scritto, non aspettarti che tutti rispondano. Prova a contattare lo
stesso il tuo ospite, anche se non ha risposto alla tua lettera, molte volte la
posta non arriva o i tempi d'inoltro sono più lunghi di quanto ci s'immagina.
Quando sei nell'area del tuo ospite, telefonagli qualche giorno prima, per confermargli il tuo arrivo. E' meglio evitare le sorprese, potrebbe aver dimenticato che tu stai per arrivare.
Se decidi di cambiare l'itinerario o per qualsiasi motivo non puoi passare da un ospite, che ti ha risposto affermativamente, comunicagli al più presto i tuoi cambiamenti (aspettare qualcuno che poi non si fa vivo lascia una pessima impressione, che si riflette negativamente su tutti i tuoi compaesani).
Non chiedere mai (a meno che non sia scritto espressamente NPNR - not prior notice required) ospitalità per la giornata.
Non farti accompagnare da persone che non hanno una lettera di introduzione Servas, a meno che il tuo ospite non lo sappia in anticipo e abbia dato il suo gradimento.
A meno che il tuo ospite non si offra spontaneamente di venire a prenderti è compito tuo arrivare a casa sua. Non ti far scrupoli di chiedere informazioni dettagliate di come arrivare alla casa, è meglio essere considerati pignoli, piuttosto che perdersi e non arrivare all'ora prestabilita.
Verifica con il tuo ospite l'orario in cui incontrarsi; ognuno ha i suoi ritmi di vita, che possono essere diversi dai nostri. Informati degli usi, i costumi e gli orari della famiglia, in modo da poterti più velocemente inserire, senza arrecare troppo disturbo nella loro vita.
Quando arrivi a casa del tuo ospite presenta subito la tua lettera di introduzione (non aspettare che te la chiedano).
Fa qualche copia della tua lettera (se non l'hai già spedita anticipatamente), molti hanno l'abitudine di tenerne una copia, in ricordo della tua visita.
In casa degli ospiti attenersi alle elementari regole di buona educazione e in particolare aiuta, come fossi un membro della famiglia, nel disbrigo delle piccole faccende domestiche. E' buona norma offrisi di cucinare o fare un po' di spesa.
Non creare disordine, porta con te, se ti è possibile, il "sacco a pelo" o le lenzuola e un asciugamano; ricordati che la segnalazione "SBN", a volte, è categorica.
L'ospite ti mette a disposizione la sua casa; tieni presente che, insieme a sistemazioni "confortevoli", puoi trovare situazioni in cui dovrai "adattarti". E' apprezzata la buona volontà di chi, pur nelle difficoltà economiche, mette a disposizione le cose che ha.
Non aspettarti una grande ospitalità nei periodi di ferie e nelle città affollate dai turisti. Cerca di contattare le Porte Aperte che stanno nei sobborghi o nelle piccole città di provincia, troverai più aperta disponibilità; molti non ricevono ospiti per lunghi periodi.
Di solito ci si aspetta, oltre all'alloggio, di dividere il momento del pranzo o della cena, non aspettarti che però tutti abbiano questa disponibilità. Verificala al tuo primo contatto, in modo da saperti regolare per il meglio.
Chiedi quali sono le cose o i posti che il tuo ospite può consigliarti di vedere. Ti possono dare consigli più utili e adeguati ai tuoi interessi, di molte guide turistiche.
Non usare il telefono senza esplicito permesso e, se te lo concedono, ricordati di rifondere le spese.
Se ti dovesse capitare di avere gravi problemi con un ospite, segnala subito il caso al presidente o al coordinatore dell'area e, per conoscenza, al presidente di Servas Italia.
Normalmente l'ospitalità è di due giorni, a meno che non si sia concordato, anticipatamente, un prolungamento della permanenza. Non abusare dell'ospitalità mettendo in difficoltà il tuo ospite con richieste all'ultimo minuto.
Ricordati di scrivere al tuo ospite quando sei tornato in Italia. Molti si aspettano questo segno di riconoscimento per l'ospitalità e per sapere che il viaggio si è concluso felicemente. Non occorre scrivere una relazione (anche se è sempre gradita), basta una cartolina.
Utilizzare le liste dei soci Servas per altri scopi che non siano quelli della conoscenza personale è vietato. L'utilizzo difforme (ad esempio per mandare inviti, offerte, depliant, ..), per qualsiasi altro scopo, anche di natura non commerciale, determinerà l'espulsione dall'associazione.
Non lasciar copiare indirizzi di soci Servas ad altri viaggiatori che incontri nel tuo viaggio, Dà loro l'indirizzo del Segretario o di un coordinatore con cui possa mettersi in contatto.
Se ritieni che l'esperienza Servas ti sia stata utile e interessante, il modo migliore per contraccambiare e collaborare agli scopi che Servas si prefigge, è quello di continuare a vivere lo spirito d'apertura e disponibilità, in tutti i modi che ti sarà possibile, e di allargare e diffondere l'iniziativa ai tuoi amici.