Il 9 settembre 2005 si terrà ad Ancona presso il casale Marcutti il primo Poetry Slam organizzato da utopie. Il tema sarà (of course!): le utopie. Sono aperte le iscrizioni...
Il Poetry Slam è sostanzialmente una gara di poesia in cui diversi poeti leggono sul palco i propri versi e competono tra loro, valutati da una giuria composta estraendo a sorte cinque elementi del pubblico, sotto la direzione dell'Emcee (Master of Cerimony), come dicono in America, mutuando il termine dallo slang Hip Hop. Ma lo slam è poi, in verità, molto di più, ed è in questo 'di più' che sta la ragione del suo dilagante successo in America, Canada, Inghilterra, Germania ed ora anche in Italia. Lo slam è un modo nuovo e assolutamente coinvolgente di proporre la poesia ai giovani, una maniera inedita e rivoluzionaria di ristrutturare i rapporti tra il poeta e il 'pubblico della poesia'. Lo slam è sport e insieme arte della performance, è poesia sonora, vocale; lungi dall'essere un salto oltre la 'critica', lo slam poetry è un invito pressante al pubblico a farsi esso stesso critica viva e dinamica, a giudicare, a scegliere, a superare un atteggiamento spesso tanto passivo quanto condiscendente, e dunque superficiale e fondamentalmente disinteressato, nei confronti della poesia. Lo slam inoltre riafferma, una volta per tutte, che la voce del poeta e l'ascolto del suo pubblico fondano una comunità, o meglio una TAZ (Temporary Autonome Zone), come direbbe Hakim Bey, in cui la parola, il pensiero, la critica, il dialogo, la polemica e insieme la tolleranza e la disponibilità all'ascolto dell'altro sono i valori fondamentali. Insomma, lo slam dimostra, con la sua stessa esistenza e il suo diffondersi, l'indispensabilità della poesia nella società contemporanea e soprattutto il suo essere arte adeguata ai nuovi e mutati contesti antropologici proposti dal terzo millennio, specie se portata fuori dai libri e dalle incrostazioni scolastiche. Come ha detto nell'esordio di un suo quasi-manifesto Marc Smith, il poeta americano che nel 1987 a Chicago 'inventò' il Poetry Slam, «la poesia non è fatta per glorificare il poeta, essa esiste per celebrare la comunità; il punto dello slam non sono i punti, il punto è la poesia»
Sintesi della raccolta delle regole basilari del
Poetry Slam, stabilita a Chicago durante il meeeting Slammasters del 1998
Le poesie possono essere su qualsiasi soggetto e in qualsiasi stile.
Ogni poeta deve presentare propri testi originali.
Ogni testo dovrà avere una durata non superiore ai 3 minuti.
Il tempo sarà calcolato dal momento in cui inizierà la vera e propria lettura.
Non è permesso utilizzare alcuno strumento musicale o traccia musicale
preregistrata.
Nessun costume o oggetti di scena. Ulteriori chiarimenti di questa regola sono
stati considerati, ma scartati perché insignificanti e in definitiva non
necessari. La regola è: nessun costume.
Campionatura: è accettabile che un poeta usi campionature della propria voce e
del proprio testo.
Regola della non ripetizione:una poesia può essere usata una volta sola durante
la fase preliminare o finale. Le performance saranno cronometrate.
Se la performance supererà i 3 minuti saranno conteggiate delle penalità
calcolate nel modo seguente: fino a 3:10 - nessuna penalità; da 3:10.01 a 3:20
-,5; da 3:20.01 a 3:30 - 1.0; da 3:30.01 a 3:40 - 1.5; da 3:40.01 a 3:50 - 2.0 e
così via ( -0.5 per ogni 10 secondi oltre i 3:10).
L'annuncio della penalità e la relativa deduzione sarà fatto dallo Slam Master o
dal cronometrista dopo che tutti i giudici avranno dichiarato i loro punteggi.
GIUDIZIO E PUNTEGGIO
Giudici. I cinque giudici saranno estratti a sorte tra il pubblico presente
all'evento.
Punteggio. I giudici daranno a ciascuna poesia un punteggio da 0 a 10,
considerando il 10 il punteggio più alto o "perfetto". Saranno incoraggiati a
usare i decimali per precludere la possibilità di un pareggio. A ogni poesia
saranno assegnati cinque voti. Il punteggio più alto e quello più basso verranno
eliminati e i tre punteggi restanti saranno addizionati fra loro.
OFFICIALS
Slam Master-Emcee. Il maestro di cerimonia annuncerà al pubblico il nome di
ciascun poeta. Esigerà inoltre che tutti i giudici mostrino i loro punteggi
contemporaneamente e che nessun giudice cambi il suo punteggio dopo averlo
mostrato. Il maestro di cerimonia dovrà condurre lo show velocemente e tenere il
pubblico occupato e interessato alla gara. Visto che deve essere completamente
imparziale, ogni battuta spiritosa diretta a poeti, poesie o punteggi è
inappropriata. Anche un entusiasmo genuino è da evitare.
(i testi "Cosa è il Poetry Slam" e "Regole del
Poetry Slam" sono scritti da Lello Voce)