Il Programma delle Nazioni Unite
per lo Sviluppo (UNDP - United Nations Development Programme) è la più
importante fonte multilaterale di sussidi per lo sviluppo umano sostenibile. Il
Programma coordina la maggior parte dell'assistenza tecnica che il sistema delle
Nazioni Unite fornisce; ha il compito di approvare programmi nazionali di
sviluppo presentati da singoli stati, di stanziare i relativi fondi e di
sovrintendere all'esecuzione dei progetti che compongono i programmi, esecuzione
che di solito è affidata alle agenzie specializzate, collabora con
organizzazioni non governative, persegue lo sviluppo economico e sociale per
soddisfare le necessità dei settori più poveri della popolazione. Tra i numerosi
fondi che amministra particolare importanza rivestono i seguenti:
Programma Volontari delle Nazioni Unite (UNV);
Fondo di Sviluppo delle Nazioni Unite a favore delle Donne (UNIFEM);
Ufficio delle Nazioni Unite di Lotta contro la Desertificazione (ONURS);
Fondo delle Nazioni Unite di Scienza e Tecnologia per lo Sviluppo (FNUCTD).
Il Programma delle Nazioni unite
per lo sviluppo è il principale organismo di sviluppo delle Nazioni Unite, con
quasi 1.500 miliardi di lire annui di risorse proprie. L’UNDP è l’organismo che
ha ideato l’approccio più sistematico nel definire lo sviluppo umano, dopo che
nel 1988 l’Onu aveva proposto l’avvio di un approccio globale e totale allo
sviluppo, che desse la priorità all’individuo. Dal 1990 produce una serie di
documenti sul tema dello sviluppo umano, scegliendo ogni anno di focalizzare il
rapporto su un argomento specifico. Esso ha elaborato alcuni nuovi indicatori
interessanti:
l’Indice di sviluppo umano (Isu);
l’Indice di sviluppo di genere, composto dagli stessi indicatori dell’Isu, ma in
particolar modo proiettato verso la determinazione del livello della
diseguaglianza di genere;
la Misura del rafforzamento di genere, rivolto alla determinazione delle aree
chiave della partecipazione politica ed economica e delle opportunità di
decisioni politiche.
nel 1991, l’UNDP pubblicò separatamente un Indice delle libertà umane; da allora
ha smesso di farlo, sostenendo che la libertà è troppo difficile da misurare e
troppo instabile, soggetta com’è ai colpi di Stato e ai capricci dei dittatori.
In ogni caso, questi indici illustrano bene quanto il prodotto interno lordo individuale possa risultare insufficiente a misurare il benessere esistente in un Paese. I programmi dell’UNDP stanno contribuendo a porre le premesse per la creazione di assemblee legislative e autorità giudiziarie funzionanti, di una gestione etica ed efficiente del settore pubblico e privato dell’economia, di processi decisionali decentrati, di forme di governo locale forti, e infine del rispetto per le libertà civili. A questi programmi, che rispondono alle richieste avanzate dai singoli Paesi per sostenere questa dimensione cruciale dello sviluppo, è destinato oltre un terzo delle risorse dell’UNDP. L’UNDP invita le organizzazioni internazionali (compresa l’Organizzazione mondiale del commercio) a ispirarsi ai principi e agli impegni sanciti dai trattati sui diritti umani nei processi decisionali, per creare un sistema economico globale inclusivo ed equo. Le regole del commercio internazionale, infatti, si sono sviluppate spesso separatamente dagli accordi sui diritti umani e sull’ambiente. Tradizionalmente favorevole all’assistenza diretta e diffidente per il «tutto privato», l’UNDP è arrivato di recente alla conclusione che i Paesi ricchi, piuttosto che fornire aiuti, dovrebbero soprattutto aprire di più i propri mercati. Quando, poco tempo fa, ha espresso l’intenzione di svolgere ricerche sugli eventuali effetti della tassa Tobin sulle speculazioni finanziarie, gli Stati Uniti hanno minacciato di sospendere i loro contributi.
L' UNOPS (United Nations Organization for Project Service) è un'agenzia delle Nazioni Unite con sede a New York il cui obiettivo principale è quello di fornire servizi e offrire assistenza alla realizzazione di progetti di sviluppo. L’UNOPS sviluppa e offre servizi nella gestione di progetti nei campi in cui l'ONU ha un mandato (gestione del territorio, riforma del settore pubblico, sviluppo informatica, sradicamento povertà, etc.). Nel campo dello sviluppo l’UNOPS è il più grande fornitore di servizi delle Nazioni Unite.
I servizi offerti dall'UNOPS includono:
selezione del personale per i progetti
fornitura beni
organizzazione formazione
gestione risorse finanziarie e prestiti.
L’UNOPS gestisce risorse per progetti di aiuto nei confronti di nazioni in
sviluppo e paesi in transizione nella loro ricerca di pace, stabilità sociale,
crescita economica e sviluppo sostenibile. Nel 2001, UNOPS ha fornito servizi
valutati 504 milioni di USD per più di 2.600 progetti in tutto il mondo. L’UNOPS
si autofinanzia completamente, infatti il suo reddito è frutto dei guadagni per
i servizi resi.
L’UNOPS combina il vantaggio competitivo di un'impresa del settore privato con le mete umanitarie delle Nazioni Unite.
In occasione dell'esperienza che l'agenzia delle Nazioni Unite UNDP fece qualche anno fa in centro america con il programma PRODERE si individuò un nuovo approccio alle problematiche dello sviluppo. Questo nuovo modo di pensare la cooperazione si esprime attraverso i Programmi di Sviluppo Umano integrato. L’UNDP ha intrapreso nel 1995 un'importante iniziativa istituendo un fondo fiduciario “per lo sviluppo sociale sostenibile, la pace e l’appoggio a Paesi in situazioni speciali”, dando, in tal modo, attuazione alle direttive del vertice mondiale sullo sviluppo sociale tenuto, nello stesso anno, a Copenhagen. L’Italia ha appoggiato questa iniziativa delle Nazioni Unite sostenendo tecnicamente e finanziariamente i Programmi di Sviluppo Umano a livello locale in numerosi paesi del mondo caratterizzati da un basso indice di sviluppo, tra cui l'Albania. Questi Programmi sono stati realizzati dall’UNDP con la gestione operativa dell’UNOPS, attraverso la sua sede amministrativa di Ginevra e l’unità operativa di Roma, che ha sede all’interno del palazzo della FAO.
I PDHL (Programmas de Desenvolvimento Humano
Local) sono piani pluriennali di sviluppo adottati in accordo e in
collaborazione con i governi ospitanti che coinvolgono e riguardano cinque
ambiti fondamentali dello sviluppo economico e sociale del paese:
promozione diritti umani e appoggio alle istituzioni locali
difesa ambiente e sviluppo sostenibile risorse territoriali
sviluppo servizi sanitari e sociali
miglioramento educazione di base
sviluppo economico locale
I PDHL sono supportati da alcuni servizi comuni, forniti da uno specifico programma denominato EDINFODEC (Education and Training, Information, Documentation and Decentralized Cooperation) istituito nel 1997 con sede in Roma. Tra i servizi di EDINFODEC c’è l’azione ILS LEDA (International Liason Services for Local Economic Development Agencies), istituita per fornire sostegno e comunicazione alla rete delle Agenzie di Sviluppo Economico Locale create nei Paesi che hanno ospitato i Programmi di Sviluppo Umano.
In particolare, i servizi di ILS LEDA sono di
tipo:
Comunicativo, per permettere di scambiare esperienze e buone pratiche tra le
Agenzie create da UNDP/UNOPS, ILO e Cooperazione Italiana;
Tecnico, per assicurare la vita delle Agenzie è indispensabile fornire
assistenza tecnica ai progetti e alle ipotesi di fattibilità che danno forma
alle opportunità di sviluppo locale;
Promozionale, attraverso internet e grazie a iniziative di diffusione e
partecipazione ad eventi pubblici, viene offerta a tutte le Agenzie
l’opportunità di fare conoscere le proprie esperienze e capacità
economico-produttive;
Marketing, per consentire ai prodotti (alimentari e non) che raggiungono certi
standard qualitativi, quantitativi e di affidabilità, di essere commercializzati
in Italia ed Europa, attraverso accordi quadro e contratti commerciali;
Strategico, perché l’obiettivo finale è quello di gemellare territori sviluppati
a zone in ritardo di sviluppo, facendo leva soprattutto sulle capacità delle
piccole imprese e degli enti locali.
Di fatto, l’azione ILS LEDA ha il compito di mettere in campo tutte le iniziative possibili per sostenere l’impegno delle ASEL e promuovere processi e alleanze che garantiscano la sostenibilità dei processi di sviluppo locale da esse avviati.
La metodologia che viene utilizzata nel programma
e nei singoli progetti cerca di favorire uno sviluppo che nasca, cresca e duri
nel tempo all'interno della società civile stessa, attraverso alcune principali
linee strategiche.
Territorialità. Il programma si rivolge a una serie definita di distretti nei
quali esistono comunità ed organizzazioni sociali ed economiche ben specifiche.
Non esclusione. I vari progetti devono essere focalizzati in modo particolare su
situazioni e metodologie che cerchino di integrare nei processi di sviluppo i
gruppi sociali più vulnerabili.
Partecipazione. Questo principio si riferisce essenzialmente all'interpretazione
da parte degli attori presenti sul territorio delle loro problematiche e delle
azioni e decisioni orientate a risolverle.
Sostenibilità. Il programma deve raggiungere livelli massimi di sostenibilità,
intesa sia come capacità di resistere nel tempo, sia come la possibilità di
mostrarsi un'opzione relativamente riproducibile all'interno di scenari
similari.