L’offerta produttiva
della regione di Scutari è interessante sia per quanto
riguarda la gamma di prodotti (Qilym, tessuti, vimini, filigrana, ferro
battuto, ebanisteria e lavorazione del legno) sia per le caratteristiche
delle singole produzioni.
Basandosi su tali risorse,
l’agenzia di sviluppo economico locale Teuleda lavora alla costruzione di un sistema di valorizzazione
delle produzioni artigiane con l’obiettivo di:
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trasformare attività
produttive informali in imprese artigiane ad alto valore aggiunto per il
territorio (occupazione, inclusione sociale, aumento redditi familiari,
miglioramento delle catene produttive in direzione dei cluster) |
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creare consapevolezza e
partecipazione locale intorno ad un progetto di valorizzazione del
territorio |
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creare prodotti in grado
di soddisfare il cliente (continuità della produzione, qualità) |
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stabilire regole utili ad
una corretta promozione delle produzioni artigiane. |
Si cerca di
costruire ed attuare strumenti avanzati di identificazione e promozione
delle produzioni locali non industriali (quindi difficilmente qualificabili
sul piano della competività e della commerciabilità) orientandole verso la
tipicità (legame positivo con il territorio) e l’unicità.
In tal senso si può operare
utilizzando esperienze guida ampiamente sperimentate con successo in molti
paesi europei (spesso zone svantaggiate dell’Unione Europea denominate zone
Obiettivo 1).
Nella ricerca della
valorizzazione dei prodotti artigianali scutarini Teuleda ha realizzato
nell' ottobre scorso un marchio, che si spera possa essere adottato dai
numerosi artigiani scutarini.
La
chiave necessaria ad iniziare il percorso della valorizzazione è costituita
dall’elaborazione di atti quali la creazione del disciplinare di produzione
e la costituzione dei club di prodotto.
Il
displinare di produzione è un documento contenente standard di qualità e
strumenti di verifica da parte del consumatore relativamente al rispetto di
tali standard. Tale documento viene elaborato e condiviso da produttori,
enti locali, centri di servizi per le imprese.
Tale
strumento rappresenta quindi il momento di collegamento tra:
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gli enti locali |
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le imprese |
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i singoli produttori ed i rispettivi soggetti aggreganti |
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le Camere di Commercio |
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le Agenzie di Sviluppo Locale |
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esperti e studiosi del settore specifico |
All’ente locale viene richiesta l’emissione di norme, decisioni, decreti,
ovvero quanto necessario ad istituire un sistema di garanzia all’identità
locale delle produzioni, nel rispetto della tradizione e del contenuto
artigianale (non industriale). L’atto normativo diventa per l’ente locale il
momento di assunzione di responsabilità promozionale, di tutela e di
garanzia rispetto alle necessità di promozione dell’artigianato in direzione
del mercato.
L’elaborazione del disciplinare di produzione diventa inoltre un momento di
condivisione di obiettivi di produzione, promozione e commercializzazione
per i soggetti coinvolti, nonché un momento importante di confronto tra
produttori normalmente non disponibili a sedersi attorno ad un tavolo.
Il
disciplinare dovrà almeno prevedere:
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la
definizione e l'applicazione degli standard di qualità dei prodotti che si
intendono proporre e commercializzare al mercato;
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l'indicazione di specifici strumenti di controllo e di verifica rispetto
alla applicazione degli standard condivisi (criteri);
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l'indicazione di un sistema di verifica attraverso il quale i
clienti/consumatori possono valutare la conformità dell'offerta ricevuta
rispetto agli standard contenuti nel disciplinare (comitato di
valutazione).
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segnalare le denominazioni
assunte quali "club di prodotto", "circuiti" o altre specifiche,
l'utilizzo di marchi e/o logos di riconoscimento, le eventuali
certificazioni richieste e/o ottenute.
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