Scutari

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Introduzione

Storia

Assetto Istituzionale

Territorio

Popolazione

Economia

Risorse Culturali

Urbanistica

Servizi Sanitari

Educazione

Infrastrutture

Il ruolo dell’Italia

Photo Gallery

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Introduzione

Scutari (albanese Shkodër) è una città dell'Albania nordoccidentale, capoluogo del distretto omonimo, situata sul lago omonimo, alla confluenza dei fiumi Bojana (Buenë) e Drin. Scutari è un polo commerciale e industriale; i principali prodotti delle manifatture locali sono tabacco, tessuti, articoli in pelle, cemento e materiali da costruzione. L'abitato sorge ai piedi di una cittadella veneziana costruita nel XV secolo e arroccata su una collina. La citta’ si trova  dai 9.5 m ai 24m sopra il livello del mare. Abitanti: 107.924 (1999).

Antica capitale dell'Illiria, Scutari fu conquistata dai romani nel 168 a.C. I serbi occuparono la città nel VII secolo e nel XIV secolo la vendettero ai veneziani (vedi Repubblica di Venezia). In seguito subì la dominazione dei turchi che vi s’insediarono nel XV secolo e ne mantennero il controllo sino al 1913, quando passò sotto il governo del Montenegro durante le guerre balcaniche. Nello stesso anno fu occupata dalle forze internazionali e dopo poco entrò a far parte del neonato regno indipendente d’Albania.

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Storia

L'area che circonda l'ubicazione attuale della città fu già occupata nella preistoria. Questo è dimostrato dalle scoperte d’oggetti dell'età Paleolitica. Scavi testimoniano tracce d’insediamenti umani che continuano fino al periodo Neolitico. Oggetti che sono trovati negli scavi archeologici, sono esibiti ora a Scutari, Tirana e diversi musei europei.
La  costruzione del castello, fatto di pietre enormi cominciò durante i secoli V e VI. Il castello è costruito sulla collina, alta 130 m, situato all'ingresso della città. Durante quel periodo, la regione fu occupata dalla tribù Illirica "Labeate". Le monete che furono coniate fin dal 230 a.c. non solo sono testimoni dello sviluppo economico della città, ma permettono di capire anche  le origini del nome corrente della città.  Quelle monete mostrano il nome della città che il quel tempo era chiamata “Scodrinon”.

Nell’anno 181 a.c. la città fu trasformata nella capitale del Regno dell’Illiria. Durante il II a.c. secolo a.c. le guerre con Roma ebbero luogo ed il paese fu invaso nel 168 a.c., divenendo parte dell'Impero Romano. Le riforme di Diocleziano la trasformarono in un importante centro regionale.
Nel XI secolo, gli slavi invasero la città e dopo questo, i bulgari invasero la città per un po' di tempo. Nel XV secolo, la città divenne un centro autonomo molto importante con istituzioni sviluppate, e nel 1360 divenne il centro principale di Principato di Balshaj. Nell’anno 1396 fu venduta alla Repubblica di Venezia che iniziò la ricostruzione del castello e chiamò la città come Scutari.

Nel 1479, dopo la morte dell'eroe nazionale albanese Gjergj Kastrioti che aveva resistito con successo all’invasione Ottomana la città fu attacata dal Sultano Mehmeti e dai suoi 100.000 soldati. Per 7 mesi, la città fu difesa e questa resistenza fu descritta dal primo storico albanese, Marin Barleti che era un testimone delle battaglie. Il suo libro "L'assedio di Scutari", fu pubblicato in Europa nel 1504. Dopo la conquista, la città fu danneggiata seriamente, ma gradualmente si fortificò di nuovo. La città aveva più di 1800 abitazioni. Si sviluppo la fabbricazione di pistole con produzioni su piccola scala. Nel XVIII secolo, la città divenne il centro governato da Bushatllinj Pashallek. In 1787 Mahmut Pashaj, il rappresentante della famiglia di Bushatllinj, tentò di stabilire un Principate albanese ed indipendente che fu soppresso più tardi dall'impero Ottomano.

I primi consolati furono stabilite nel 1718. La Camera di Commercio fu stabilita nel 1730, e durante gli anni 1807-1809 l’attività commerciale fu sviluppato. Nel XIX secolo ci fu una rapida espansione della crescita economica. Il bazar aveva oltre 2500 negozi ed era il più grande del Balcani. La città crebbe con oltre 50.000 abitanti e divenne il centro più importante del Vilajet. Oltre 80 professioni furono praticate:  furono prodotti ed esportati vestiti nazionali e tradizionali, tessuti, cuoio, tabacco, pistole e gli altri prodotti. La città aveva 6 consolati dei più grandi Governi europei e dai paesi vicini. Nel 1867 divenne un centro di arcidiocesi e vennero istituite istituzioni commerciali, l’ufficio postale e l’ufficio dogana. Nel 1865 il castello fu abbandonato a causa di un cambio in direzione di Fiume di Drini. La città fu distinta per i suoi spazi verdi e giardini floreali.

Nel 1878, la Lega di Prizreni fu stabilita puntando a prevenzione il frazionamento del territorio albanese, e Scutari divenne un centro molto importante del Movimento Nazionale. Le forze armate di Scutari lottarono per proteggere i territori albanesi di Plava Gucia, Hoti, Gruda, Ulqini e Tivari. I cittadini di Scutari attivamente parteciparono in Guerra per la Proclamazione dell'Indipendenza e generarono personalità notevoli  non solo sui campi di battaglia ma anche nel campo di conoscenza e la civiltà. La rivolta settentrionale del 1911 minò la conquista turca in Albania e nel 1912 fu  proclamata l'Indipendenza. Dopo l'inizio di prima Guerra mondiale, Scutari fu attaccato dagli eserciti di Montenegrini che entrarono nella città nel 1915. A gennaio 1916, gli austriaci che fecero di Scutari il centro della loro regione e la conquistarono più tardi. Dopo la prima Guerra mondiale, una Amministrazione Internazionale fu stabilita in Scutari. Dopo il Congresso di Lushnja nel 1920, il governo albanese nominato amministrò Scutari. Durante 1924-1939 lo sviluppo industriale ebbe principalmente luogo nel cibo ed industrie di costruzione.

Nel 1939, Albania fu invasa dai Fascisti. Dopo 1945 inizio il regime comunista. Le personalità più distinte della città furono perseguitate. L'identità millenaria della città fu persa. Nel gennaio 1990, persone di Scutari diede il primo segnala di cambi per la democrazia.

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Assetto istituzionale

La Regione e’ di il frutto di una nuova legge sul decentramento amministrativo dello Stato (L. N. 8652 del 31.07.2000) che le assegna il compito di intermediario tra Stato e Comuni. La Regione, con sede a Scutari ha sotto la sua amministrazione tre Distretti: Scutari, Malesia e Madhe, Puka, 5 Municipalita’ (aree urbane), 31 Comuni (aree rurali). Tutto il territorio comprende 6 citta’ e 270 villaggi.

I Distretti hanno esclusivamente una funzione di suddivisione territoriale e non rapresentano una unita’ di governo locale. Ogni comune e’ suddiviso in “villaggi” definiti come tali quando la popolazione e’ superiore ai 200 abitanti, ogni Municipalita’ e’ suddivisa in “circoscrizioni” definite sulla base di territori con una popolazione superiore a 15.000 abitanti. Le citta’ sono sancite come tali dalla legge e devono avere un piano urbanistico approvato.

Comuni e Municipalita’: elezione diretta con suffraggio universale del Sindaco e del consiglio comunale/municipale ogni 3 anni.

Villaggi: elezione a mezzo di votazione popolare un consiglio di villaggio e un capo villaggio, svolgono nei confronti dei Consigli comunali/municipali un ruolo di consulenza, senza diritto di voto.

La regione e’ un’unita’ amministrativa-territoriale, e’ rappresentata dal Consiglio Regionale, i cui organi esecutivi sono il Comitato Direttivo e il Capo del Consiglio Regionale. Il Consiglio Regionale e’ formato dai rappresentanti dei Comuni e delle Municipalità in numero proporzionale al numero degli abitanti dei rispettivi Comuni e Municipalità d’appartenenza.

La Regione di Scutari conta 325.416 abitanti (28.6% area urbana, 71,3% area rurale), e’ presente una piccola minoranza Montenegrina (2% della popolazione).

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territorio

La Città di Scutari è situata nella parte Nordovest dell'Albania. Le coordinate geografiche sono 19º 30' 42' di Latitudine e 45º 03' 05' di Longitudine.

L'area della città è approssimativamente 1150 ha. Mentre l'area collinosa è approssimativamente 350 ha. La città ha frazioni: Bacallek nel Sud, Shiroka e Zogaj sull'Ovest. A Est la città confina con il Fiume di Kiri che fluisce dall'Altopiano Settentrionale ed è lungo 43 km. Questo fiume si incontra col Fiume di Drini che fluisce sulla parte Orientale della Città. 

Nella parte Occidentale della città dal Lago, il Fiume di Buna, con una lunghezza di 44 km si versa nel Mare d’Adriatico. Il flusso più basso del fiume è la linea di demarcazione tra Albania ed il Montenegro. Il Buna è l’unico fiume navigabile dell’Albania. La Città di Scutari, nell'Est e Sud è circondata da una serie di colline che giungono ad un'altezza di 100 m. Nel Sud - Ovest è situato la collina rocciosa dove il castello di Rozafa giace a 130 m di altezza in un'area di 3.6 ha. Questa è un'ubicazione molto strategica.   A 30 km Est dalla città, c’é la Spiaggia di Velopoja. Il clima ha caratteristiche di Mediterraneo.   

Geologicamente la città è situata su un bacino tettonico che risale al tempo di Pliocene. La terra dove la città è insediata è fatto dei depositi dei fiumi circostanti. L'area territoriale di riferimento ricade nella Prefettura di Scutari. Geograficamente si colloca nel nord-ovest dell’Albania, ai confini col Montenegro e conta all’incirca 318.000 abitanti. A livello amministrativo è suddivisa in tre distretti: Scutari, Malesie e Madhe (fino a pochi anni addietro era parte del Distretto di Scutari), Puke. Il Distretto di Scutari conta 230.000 abitanti ripartiti in eguale misura in ambiente urbano e rurale. Nel Distretto di Malesie e Madhe (41.000 abitanti) la popolazione per circa l’80% risiede in ambiente rurale; lo stesso in quello di Puke (46.000 abitanti). Più del 50% della popolazione dell'intera Prefettura vive, quindi, in ambiente rurale.

I principali Laghi e Fiumi della regione sono:

Laghi

bullet

Lago di Scutari: area 368 Km2 ;

bullet

Lago aritificiale di Vau I Dejes:  area 24,7 Km2, profondita’ media 52;

bullet

Lago di Koman: area 14 km2

 

Fiumi

bullet

Kiri : lunghezza l44 km, questo fiume che nasce nell 'Altopiano Settentrionale, si incontra con il Fiume Drini che scorre nella parte Orientale di Scutari

bullet

Drini: lunghezza 281km

bullet

Buna: lunghezza 44 km, la parte finale di questo fiume scorre lungo il confine tra Albania e Montenegro, sfocia nel Mare Adriatico. Buna e’ l’unico fiume navigabile dell’ Albania.

bullet

Cemi : lunghezza 44 km

bullet

Shala : lunghezza 50 km

bullet

Vermosh : lunghezza 10 km

Grazie alla sua posizione geografica e delle condizioni climatiche e non di meno  grazie alla presenza di una vasta superficie di acqua, la regione e’ il punto di passaggio di molte specie migratorie di uccelli, insetti e pipistrelli. Sul territorio si conta la presenza di 91 specie globalmente minacciate, tra cui il Cormorano (Phalacrocorax pigmeus), il Pellicano Dalmata (Pelicanus crispus) e lo Storione (Acipenser sturio).

La situazione del suolo nella regione di Scutari richiede d’interventi urgenti. La Regione e’ vittima di uno sfruttamento incontrollato delle foreste, dissesto idrologico, frane ed erosione del suolo anche in pianura. Questa situazione e’ il risultato di un lungo periodo d’uso incontrollato della risorsa del bosco, che ancora perdura e della mancanza di una politica di controllo e studio del suolo. La politica del regime comunista era incentrata sulla pianificazione della risorsa forestale riducendo enormemente la biodiversita’, essa non prevedeva alcuna legge che regolava l’uso delle risorse naturali. Inoltre la mancanza d’elettricità ha portato ad uno sfrenato consumo di legna da ardere con il conseguente aggravamento della deforestazione su tutto il territorio. Si registrano situazioni gravi di pericolo di valanghe in montagna..

La Regione di Scutari e’ caratterizzata dal particolare bionomio mare-montagna, grazie a questo offre in uno spazio limitato una grande varieta’ di paesaggi. La principale attrattiva turistica della zona e’ rappresentata dal particolare sistema di laghi e fiumi che si incontrano intorno alla citta’ di Scutari, le loro acque sono per la maggior parte navigabili e vengono utilizzate sia per la balneazione che per la pesca da parte dei locali. Il resto della regione e’ montuoso e offre paesaggi naturali di grande valore naturalistico, ma di difficile raggiungimento. La maggior parte degli stessi Albanesi non conosce le proprie montagne, durante il periodo del regime comunista erano zone inaccessibili e sorvegliate in quanto zone di frontiera.

Aree Protette

In tutta l’Albania esistono 5 aree protette, due delle quali si trovano nell’area da noi presa in esame:

il Parco Nazionale di Theth, situato a Nord dell’Albania tra le Alpi, il lago di Scutari e il confine con il Montenegro. Il Parco e’ organizzato per offrire diversi servizi, quali Trekking con guida, Rock climbing, Speleology, Fishing/Swimming, Snow walking/cross county sking. Diverse fattorie sono attrezzate per alloggio ed esistono due piccoli hotel nel villaggio di Thethi. Le zone montane sono ricche di endemismi e specie autoctone tra le quali la piu’ famosa e’ senza dubbio l’Aquila. Tuttavia il flusso turistico registrato e’ bassissimo e riguarda soprattutto Montenegrini e scutarini.

la Riserva di caccia di Velipoja, situata a Nord–Ovest della regione corrispondente ad una superficie triangolare di 639ha e delimitata da una recinzione. E’ composta di boschi misti di latifoglie, pinete, canneti e zone d’acqua dolce, salmastra e marina. Il suo accesso e’ teoricamente limitato  a pedoni e cacciatori muniti di regolare licenza durante prestabiliti periodi dell’anno, in realta’ la recinzione e’ rotta in differenti punti, nessuno si occupa del controllo, la caccia e’ indiscriminata e la popolazione continua indisturbata il taglio degli alberi.

Quasi tutta la parte montana, della regione (Alpi Albanesi, Distretto di Malesi e Madhe) e’ inclusa in un progetto di parco nazionale, parco del Kelmed, che coniughi lo sviluppo economico di questa area alla valorizzazione e protezione dell’ambiente. Questa  area, con oltre 300 specie per Kmq, e’ tra le aree con piu’ alta concentrazione di biodivesita’ in Europa. Questa area per il momento si trova isolata dal resto del paese, esiste un’unica strada non asfaltata, che d’inverno risuta di solito non percorribile e non esiste rete telefonica.

La regione di Scutari e’, inoltre,   attraversata da diversi fiumi e laghi, questi rappresentano un gran patrimonio sia dal punto di vista produttivo (pesca) che paesaggistico (turistico). Tuttavia anche in questo caso e’ da segnalare un depauperamento della risorsa a causa sia di una mancanza d’organizzazione tra i pescatori dello sfruttamento, sia di una mancanza di norme igienico-sanitarie per lo smaltimento dei rifiuti.

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Popolazione

bulletPrincipali Concentrazioni
bulletFlussi Migratori
bulletCriminalità

La Regione di Scutari conta 337.012 abitanti (37% area urbana, 63% area rurale), suddivisi in differenti etnie, densità media per KM2=94,2. 

Principali concentrazioni

 

Maschi

Femmine

Totale

%

Popolazione urbana

47.170

49.086

96.256

37,45

Popolazione rurale

79.172

81.590

160.762

62,55

Totale

126.342

130.676

257.018

100%

Fonte: -Preliminary result of the Population and Housing Census 2001 –INSTAT

Distretto

Maschi

Femmine

Totale

%

Scutari

91.227

94.567

185.794

72,29

Puke

17.394

17.060

34.454

13,40

M. e Madhe

17.721

19.049

36.770

14,31

Totale

126.342

130.676

257.018

100%

Fonte: Ibidem

E’ interessante notare come i dati rilevati dal censimento siano sensibilmente differenti da quanto registrato dagli uffici della Regione, nei quali risulta che la popolazione sia di 337.012 abitanti, con una differenza di 79.994 abitanti distribuiti piuttosto regolarmente nei differenti distretti.

Distretto

N. Abitanti

N.Famiglie

%

Scutari

238.554

70.619

70,79

Distretto Puke

44.652

11.441

13,25

D. M. e Madhe

53.806

13.227

15,96

Totale

337.012

95287

100%

Fonte: Ufficio dello stato civile.

Probabilmente entrambi dati non sono precisi poiche’ siamo di fronte ad un continuo rimescolamento della popolazione, da un lato Scutari e’ il punto d’arrivo di numerosi immigrati provenienti dalle zone montane, dall’altro e’ il punto di partenza per gli emigrati scutarini per Tirana, Italia e USA.

Valore del PIL della Repubblica d’Albania

 

%

Agricoltura

54,8

Trasporti

3.0

Industria

12,5

Edilizia

12,5

Servizi

17,2

Totale

100,0

 Fonte: INSTAT- Albania in cifre, maggio1999

Flussi migratori

Non esistono dati precisi sui flussi migratori, cosi’ come non li abbiamo sulla popolazione totale. Questo e’ anche in parte dovuto al fatto che esiste un imponente flusso d’emigrazione illegale.  

Emigrazione interna

Il distretto di Scutari ed in particolare Scutari e la sua area periferica rappresenta il territorio che riceve la maggior parte d’immigrati di tutta la regione. Questi provengono dai villaggi dove la disoccupazione e’ alta, i lavori sono stagionali ( raccolta d’erbe officinali, taglio della legna, raccolta di frutti di bosco e funghi), la qualità dei servizi e dei collegamenti sono molto bassi.

Non abbiamo possibilità di fare il rendiconto numericamente questo fenomeno, ma le stime dell’ufficio del lavoro parlano di un flusso migratorio dalle campagne alle citta’ pari al 16% annuo, ma in realtà pare che il fenomeno sia sottostimato. La maggior parte di questi immigrati si sistema in un’area periferica della citta’ del tutto priva di servizi, essi inoltre sono oggetto di discriminazione da parte dei cittadini che addossano ai contadini la responsabilita’ della presenza della criminalità in citta’. D’altra parte si registra un costante fenomeno d’emigrazione da Scutari verso Tirana, che offre maggiori opportunità di lavoro e una maggiore quantità e qualità di servizi. Non ci sono stime ufficiali in grado di tradurre numericamente questo fenomeno perché molto spesso gli immigrati continuano a mantenere la residenza  nella citta’ d’origine.

Emigrazione esterna

Dalla caduta del regime comunista l’Albania e’ diventata il paese europeo con il più alto livello d’emigrazione. Il 15,6% della popolazione albanese vive all’estero, il 70% sono maschi  di un’età’ compresa tra i 15 e i 45 anni. Il 78% degli immigrati sono clandestini e vivono illegalmente nei paesi che li ospitano. I paesi di destinazione sono principalmente Grecia e Italia.

Per quanto riguarda la Regione di Scutari il fenomeno appare più limitato che nel resto del Paese e tra le mete preferite, oltre all’Italia, troviamo Canada e USA.

Criminalità

I seguenti dati si riferiscono al primo semestre del 2002 ( Gennaio-Giugno) e provengono dalla Prefettura che ha sotto la sua giurisdizione il coordinamento delle forze di polizia.

Reati commessi nel primo semestre nel distretto di Scutari

 

N. reati

%

Risolti

159

92,44

Irrisolti

13

7,56

Totale

172

100,00

 

TIPOLOGIA REATO

RISOLTI

IRRISOLTI

Criminalita’ organizzata

6

6

Contrabbando

10

10

Economia – finanza

16

15

Droga

14

12

Omicidi

19

17

Omicidi “Vendetta di sangue”

96

89

Atti terroristici

4

3

Furti vari

7

7

Totale

172

159

Omicidi per “Vendetta di sangue” nei differenti distretti

 

RISOLTI

IRRISOLTI

Totale

Scutari

89

7

96

M. e Madhe

18

1

19

Puke

17

0

17

Totale

124

8

132

UNDP insieme allo stato Albanese ha avviato una campagna, dopo i fatti del 1997, per il ritiro delle armi che erano state rubate.

La stima ufficiale dice che le armi rubate siano 22.000, ma pare un dato sottostimato. Dal 1997 ad oggi le armi ritirate nella regione di Scutari sono 8030, di cui 2030 negli ultimi mesi, in vista dell’amnistia fissata il 4 Agosto 2002, data dopo la quale chi verra’ trovato in possesso d’armi senza necessaria licenza incorrera’ nelle sanzioni penali previste dalla legge.

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Economia

bulletAgricoltura
bulletSettore Agroalimentare
bulletModelli Aziendali
bulletRisorse Economiche Locali
bulletPresenza Sindacati
bulletIndustria
bulletBanche e Sistema Creditizio Locale

 

Agricoltura

L’agricoltura è l'attività in cui è impegnata la maggior della comunità rurale. Essa è prevalentemente sviluppata nei Distretti di Scutari e Malesie e Madhe, dove è localizzata gran parte della superficie coltivabile. Il territorio di Puke invece è prevalentemente montuoso e gli abitanti sono dediti soprattutto ad attività silvo-pastorale.

Distribuzione della superficie nella Prefettura di Scutari

Ha

Totale

Arativi

Foreste

Pascoli

Altro

Scutari

197301

30217

53905

24387

88792

Malesia e Madhe

55455

15255

40178

22

0

Puke

103369

5165

82880

3018

12306

Lo stato dell’agricoltura attuale ha subito un forte ridimensionamento rispetto alla situazione presente agli inizi degli anni ’90. All’epoca prevalevano la produzione di grano, mais e tabacco. Tra le specie arboree l'attività predominante era la viticoltura seguita dalla frutticoltura, localizzata prevalentemente nelle aree collinari. Tra le attività zootecniche era molto diffuso l’allevamento bovino ed ovo-caprino, quest’ultimo favorito dalle caratteristiche del territorio. 

 

Scutari

M. e Madhe

Puke

(ha)

1990

1998

1998

1990

1998

Grano

10809

3603

414

810

277

Mais

7028

3660

545

1070

1258

Ortive

1954

 

 

250

263

Patata

790

323

505

160

200

Fagiolo

937

690

141

312

16

Tabacco

3118

 

381

 

 

Foraggere

 

9842

3350

 

 

 

 

 

 

 

 

Fruttiferi

757

171

41

250

118

Ulivo

346

90

 

 

 

Vite

1486

132

29

72

 

 

 

 

 

 

 

n. capi (x1000)

 

 

 

 

 

Bovini

42.6

47

17.1

7.6

7.9

Ovo-caprini

187.9

120.6

55.6

42.1

36.7

Pollame

385.7

403

50

47.5

62

Suini

28.5

21.8

3.5

5

1.5

Attualmente sia le superfici a seminativi che a colture arboree sono drasticamente ridotte. L’allevamento animale, in termini di capi allevati, è invece, per alcune categorie, addirittura in aumento rispetto al passato. Non esiste però una zootecnia specializzata e gli animali sono essenzialmente mantenuti nell’azienda, a conduzione familiare, in numero di 1 o pochi capi. Accanto alla presenza d’animali vi è la coltivazione di specie per la relativa alimentazione, in particolare d’erba medica e mais.

Grande importanza nell'economia rurale dell'area rivestono anche il settore del legno, per l'elevata presenza di foreste, e della pesca, che conta sulle risorse marine e dei laghi presenti (lago di Scutari). Sono attività supportate da una forte richiesta del mercato, anche estero, e su cui parte della comunità rurale basa completamente il proprio reddito. Al tempo stesso sono settori inadeguatamente gestiti e molto sfruttati.

Nelle aree montane, infine, è di grande tradizione la coltivazione e raccolta d’erbe officinali, destinate all'esportazione, attraverso l'intervento diretto d’organismi stranieri (Francia, Germania, Stati Uniti).

Settore Agroalimentare

La presenza della particolare tipologia di aziende a conduzione familiare, vocate soprattutto ad una produzione di sussistenza, rende difficile qualsiasi tentativo di quantificare la produttivita’ delle aziende e il numero di lavoratori in esse impiegati.

Produzioni principali

Destinazione dei suoli espressi in Ha

 

Scutari

M. e Madhe

Puke

Grano

3603

414

277

Mais

3660

545

1258

Ortive

1954

 

263

Patata

323

505

200

Fagiolo

690

141

16

Tabacco

 

381

 

Foraggere

9842

3350

 

Fruttiferi

171

41

118

Ulivo

90

 

 

Vite

132

29

 

Superficie coltivata

Ha

Arativi

Foreste

Pascoli

Altro

Totale

Scutari

30217

53905

24387

88792

197301

Malesia e Madhe

15255

40178

22

0

55455

Puke

5165

82880

3018

12306

103369

Produzioni agricole

Le produzioni principali sono: grano, mais, orticoli, patate, fagioli, tabacco, frutta, foraggio, olive e uva.

Dalla caduta del regime comunista tutte le produzioni hanno avuto un drastico calo, dovuto in parte al sistema di privatizzazione delle terre e delle aziende. Il tipo di produzione e’ familiare, priva di necessarie tecnologie e tipo di produzioni finalizzate all’auto-consumo e all’alimentazione del bestiame.

Numero capi di bestiame

Numero di Livestock Holdings

Distretto

Bovini

Pecore

Capre

Suini

Cavalli

Pollame

Totale

Scutari

20020

4293

4457

10674

5195

17926

62565

M. e Madhe

7606

2815

1148

3598

2160

5404

22731

Puke

4605

2232

4091

2696

806

6184

20614

Totale

32.231

9340

9696

16968

8161

29514

105910

Fonte: General Census of Agricultural Holdings, June 1998

Numero dei capi  di bestiame

Distretto

Bovini

Pecore

Capre

Suini

Cavalli

Pollame

Totale

Scutari

40942

42088

33152

15190

5453

268251

405076

M. e Madhe

13642

30136

14875

4488

2213

45075

110429

Puke

8573

10957

30084

3047

863

40123

93647

Totale

63157

83181

78111

22725

8529

353449

609152

Fonte: Ibidem

  Litri di latte per vacca

La produzione di latte per vacca e’ piuttosto bassa, dai 5 ai 7 litri giornalieri, questo dipende dal modo in cui queste sono tenute e dalla loro scarsa alimentazione. La mungitura viene effettuata a mano e il latte raccolto in secchi per poi venire imbottigliato in bottiglie di plastica (bottiglie da 1,5 l di coca-cola e simili)  non sterilizzate.

Circa il 70% della produzione del latte e’ destinata all’autoconsumo, la parte rimanente e’ distribuita ai consumatori o ritirata dai caseifici.

Superficie irrigata

Uso dell’irrigazione e dei fertilizzanti in agricoltura

Distretto

Area ha

Irrigazione

F.Chimici

F.organici

Scutari

3145.1

6449.6

2930.5

M. e Madhe

304.8

1595.0

709.6

Puke

1096.3

990.3

730.3

Totale

4546.2

9034.9

4370.4

Fonte: Albania in Figures, Tirane, Qeshor 2002- INSTAT

Tipologia delle imprese

Le aziende sono numerose e semplicemente coincidono con il numero di famiglia che possiede dei capi di bestiame. Generalmente il conduttore e’ il capofamiglia e non vi sono salariati, non vi e’ la disponibilita’ d’attrezzature agricole per la meccanizzazione delle operazioni. Manca completamente il concetto di azienda specializzata. Questa situazione e’ frutto della riforma agraria e della collettivizzazione delle aziende statali, attraverso le quali e’ avvenuta anche la ridistribuzione dei capi animali.

Il nucleo aziendale familiare e’ in media composto di 4-5 persone e possiede una superficie media di 1,2 – 2 ha frammentata in più parcelle. L’allevamento consiste nel possedere poche unita’ (capre , pecore e vacche) utilizzate per il consumo familiare. Il lavoro e la manodopera non sono considerati un costo e le aziende sono del tutto prive di capitale. (fonte:Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari CIHEAM)

Il reddito medio aziendale (azienda composta da un nucleo familiare di 5 componenti) e’ pari a circa 2700 USD per anno (fonte Regione di Scutari), ed e’ tra i piu’ bassi in Europa. Nelle zone rurali montagnose il reddito familiare diminuisce ulteriormente. La composizione del reddito deriva per il 70% dall’attivita’ aziendale, il restante 30% proviene da attivita’ in altri settori o dai conferimenti da parte dei componenti familiari residenti a Tirana o all’estero.

Progetti di investimento in corso

Il CIHEAM in collaborazione con le autorita’ locali ha definito un intervento progettuale finalizzato a supportare lo sviluppo rurale dei territori dei Distretti di Scutari e Malesie e Madhe, attraverso il supporto e lo sviluppo di imprese nei comparti viti-vinicolo e lattiero caseario.

La ONG Land o’Lakes ha un progetto di costruzione di una stalla specializzata (50 vacche in stabulazione libera) che supporti le attivita’ del caseificio Castello di Rosafa.

Principali punti di criticita’ delle filiere produttive agroalimentari

Le tecnologie presenti sono obsolete e spesso mal funzionanti, mancano servizi quali la fornitura costante di energia elettrica, condizioni che aumentano le difficolta’ e l’efficienza dei processi di trasformazione. Detto cio’ possiamo individuare i seguenti punti di criticita’:

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Il tipo di organizzazione aziedale

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Frammentazione degli appezzamenti

bullet

non contare il proprio lavoro come un costo

bullet

totale assenza di attrezzature meccaniche

bullet

gricoltura e allevamento condotti sul medesimo appezzamento

bullet

ogni produttore porta il proprio prodotto singolarmente sul mercato.

Il problema maggiore e’ rappresentato dal fatto che la maggior parte della produzione e’ destinata all’autoconsumo, questo porta nel medesimo appezzamento a coltivare un po’ di tutto e nello stesso tempo allevare qualche capo di bestiame per far fronte alle necessita’ di autosostentamento (carne, latte, uova). A questa situazione si aggiunge una totale assenza di qualificate industrie di trasformazione, per cui di fronte ad un prodotto primario di alta qualita’abbiamo un prodotto finale che non risponde agli standard sanitari europei. Un altro punto critico e’ rappresentato dallo snaturamento della cultura e delle tradizioni locali accompagnato ad una generale perdita di saperi locali e tradizionali (risultato del tentativo di costruzione dell’ “uomo socialista”).

Non per l’ultimo vi e’ l’incapacita’ ad intraprendere azioni imprenditoriali ed una diffidenza verso forme di coordinamento ed associazionismo tra i produttori, eredita’ del cinquantennio comunista.

I modelli aziendali

La presenza di vere e proprie imprese è sporadica e presente soprattutto in settori in cui vi è una richiesta di servizi al di fuori del mercato locale (legno, erbe officinali, pesce). Generalmente, invece, le forme aziendali sono a gestione familiare e conducono attività agricola finalizzata all'auto-consumo. Tale condizione è in gran parte conseguenza della Riforma Fondiaria e privatizzazione delle cooperative ed aziende statali, che hanno determinato un’estrema polverizzazione della proprietà. Le dimensioni medie aziendali sono di ca. 1,2 ha, e le proprietà frammentate in 3-4 parcelle, situazione che rende difficile l’organizzazione d’attività di stampo imprenditoriale.

L'attività dell'azienda media può essere così descritta: allevamento di alcuni capi animali (per la produzione di latte, uova, carne, ecc.), coltivazione dei campi con impiego di poche tecnologie obsolete, produzioni ridotte, finalizzate all'alimentazione animale e al consumo familiare. La frammentazione della proprietà aziendale determina l’abbandono di parte della superficie, lasciata incolta e/o destinata semplicemente al pascolo animale.

Altri fattori e condizioni locali contribuiscono alla permanenza di un’agricoltura familiare: mancano tecnologie e mezzi tecnici per la produzione, sono scarse infrastrutture e servizi pubblici, è ridotto l’accesso ai mercati. Non per ultimo vi è un’incapacità ad intraprendere azioni imprenditoriali ed una diffidenza verso forme di coordinamento ed associazionismo tra i produttori, frutto di un retaggio culturale.

I redditi medi d’aziendali (azienda composta da un nucleo familiare di 5 componenti) sono pari a ca. 2700 USD per anno (dato albanese del 2000), e sono tra i più bassi in Europa. Nelle zone rurali più remote e/o montagnose il reddito familiare diminuisce ulteriormente. Tale reddito deriva per il 70% dall’attività aziendale. Il resto proviene da attività in altri settori o dai conferimenti da parte dei componenti familiari residenti nelle città o all’estero.

Tali situazioni determinano condizioni di povertà diffusa e di precarietà negli ambienti rurali e gravi fenomeni quali l’abbandono delle terre e lo spostamento soprattutto delle generazioni più giovani verso i centri urbani o all’estero.

Risorse Economiche Locali

Imprese nel territorio della Prefettura di Scutari (valori %)

Numero impiegati

%

1

78

2 – 10

20

Oltre 10

2

Totale

100

Fonte: Albania in Figures, Tirane, Qershor 2002, INSAT

 

IMPRESE

OCCUPATI

SETTORE

Scutari

M.Madhe

Puke

Totale

Scutari

M.Madhe

Puke

Totale

Attivita’pubbliche

115

27

41

183

10483

1403

2145

14031

Persone fisiche

1138

79

117

1334

1405

82

131

1618

PMI Albanesi

391

65

56

512

2300

173

215

2688

Joint Ventures

9

-

-

9

575

-

-

257

PMI Estere

40

-

1

41

750

-

2

752

Totale

1693

171

215

2079

15513

1658

2493

19664

 

 

 


 

Fonte: Ufficio Regionale del Lavoro,2002

Riguardo al lavoro sommerso non esistono stime ufficiali, ma si parla di un lavoro sommerso speculare a quello legale, ossia per ogni 10 occupati esistono altri 10 occupati nel lavoro sommerso

Valore del salario medio ufficiale di un lavoratore:

Settore privato 80-120 USD mensili per le imprese locali, 160-400 USD per le imprese estere

Settore pubblico 47-76 USD 

Presenza Sindacati

Esistono due diversi sindacati settoriali e due organizzazioni nazionali, l’Unione dei Sindacati Indipendenti di Albania (BSPSH) e la Confederazione dei Sindacati di Albania (CSSH) di ispirazione socialista. La loro forza negoziale e’ molto limitata, i lavoratori non hanno fiducia in queste istituzioni, avendo esse mantenuto la medesima struttura e lo stesso personale del periodo del regime. Si stima che l’8% degli occupati aderiscano ad una associazione sindacacale (fonte: ufficio del lavoro), ma sembra una percentuale sovrastimata

Industria

Industria mineraria (settore estrattivo)

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Rame: Palaj – Karme (riserve calcolate piu’ di un milione di tonnellate):Turrec (riserve calcolate 350.000 di tonnellate)

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A Mjeda c’e’ una fabbrica per la concetrazione del rame, le tecnologie sia di estrazione che lavorazione sono superate

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Titanomagnete: Ungrej e Sukaxhi, bassa qualita’ del minerale

bullet

Caolina: Vig, alta’ qualita’ del materiale ma non ci sono industrie di tasformazione.

Industria energetica

Le due centrali idroelettrice sono al primo posto nella produzione dell’energia elettrica in tutto lo Stato. Esse sono:

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Vau i Dejes, costruita nel 1970, capacita’ annuale 1.120 milioni di kwh

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Koman, messa in funzione nel 1985, capacita’ annuale 1.400 milioni di kwh

Industria del legno

La regione di Scutari, essendo per la maggior parte territorio montano ricco di boshi di Faggio, ino, abete e in piccola parte castagno, ha nella industria del legno il potenziale settore trainante della sua economia. Nel Distretto di Scutari c’e’ la disponibil;ita’ di circa 25,000 m3 di faggio e 4,000 Ha di castagno per anno, nel distretto di M.e madhe circa 70,000 m3 di faggio per anno. Nel Distretto di Puke e’ situata la piu’ grande foresta di pini (frutto della politica di forestazione del regime comunista)

La maggior parte della produzione viene esportata come materia prima o semilavorati, sono una piccola parte viene trasformata in prodotto finito (sedie e tavoli) da una compagnia Italo-Albanese con sede nel Distretto di Scutari. Tutte le imprese che lavorano in questo settore lavorano individualmente.

Tutte le seguenti imprese sono dotate di una tecnologia arretrata con costi elevati e difficolta’ di lavorazione.

 

PMI

occupati

Scutari

24

104

M. e Madhe

12

90

Puke

40

120

TOTALE

76

314

Alcuni studi hanno rilevato la presenza di 44 aziende che operano illegalmente in questo settore con 105 lavoratori privi di contratto.

Molte di queste attività non registrate si occupano della fabbricazione di porte e finestre su ordinazione da destinare al mercato locale. 

L’industria del legno lavora senza un reale controllo istituzionale e contribuisce alla deforestazione, con conseguente dissesto idrologico ed erosione del suolo, in maniera rilevante, operando in maniera del tutto insostenibile sia per l’ambiente che per se stessa.

Industria edilizia

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10 piccole imprese di costruzioni

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1 fabbrica per la produzione dei mattoni

Industria alimentare

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74 forni

bullet

2 fabbriche di bibite

bullet

6 alcoliche

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2 confetterie

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1 fabbrica tabacchi

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2 stabilimenti pasta

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2 per prodotti a base di carne

bullet

1 salsa di pomodoro, conserve, confetture, dolci, cipolline ed olive.

bullet

2 sapone e diversi detersivi

Criticità del settore:

L’ industria alimentare e’ caratterizzata da una tecnologia obsoleta, precarie condizioni igieniche e carenze nella conservazione dei prodotti finali. Pur avendo dei prodotti di base di buona qualità la produzione finale risulta di qualità e quantica mediocre.

Industria leggera e artigianato

L’artigianato tipico della zona e’ rappresentato da: Qilym, lavorazione filigrana dell’argento, mobili in vimini e arredamento per esterni in ferro battuto.

Non esiste alcuna vera e propria azienda, ma esiste spesso una persona che si occupa della raccolta  dei prodotti dai villaggi per poi immetterli nel mercato. Tuttavia non possiamo parlare di vero e proprio mercato poiché e’ consuetudine ordinare il prodotto secondo il proprio gusto e poi ritirarlo, la produzione si attiva, nella maggior parte dei casi su richiesta.

L’agenzia di sviluppo economico locale Teuleda sta lavorando alla creazione di un marchio “Artigianato Scutarino” che renda riconoscibili i prodotti di questa area garantendo allo stesso tempo l’originalita’ e il rispetto delle produzioni tradizionali.

bullet

3 imprese prodotti in argento e rame

bullet

13 imprese tessili e abbigliamento (capitale misto italo albanese)

bullet

si registra una grande quantita’ di pelli ma non esistono concerie. 

 

Banche e Sistema Creditizio Locale

Albanian Commercial Bank of Albania, Scutari Branch;

Adress: Rruga “Bardhok Biba”

Tel. 0224/3056 and 0224/3275

Albanian Savings Bank, Scutari Branch

Adress: Rruga “13 Dhjetori”

Tel & Fax 0224/3171 and 0224/3309 Tel. 0224/3764

FEFAD ( Foundation for Enterprise Finance and Development) Bank

Adress: Rruga “13 Dhjetori”

Tel 0224/2115 – 2024 Fax 0224/3710

National Commercial Bank

Adress: Sheshi 2 Prillii Prane Rektoratit

Islamik Bank

Adress: Lagjja “Cliemi”, prani Sahatit P.O. BOX 160

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Risorse Culturali

Scutari e’ una tra le piu’ antiche citta’ Europee ed e’ stata il centro culturale di tutta l’Albania. Numerose testimonianze archeologiche indicano questa regione come ininterrottamente abitata dal periodo del paleolitico ad oggi. A causa di una cattiva gestione della risorsa archeologica i siti scoperti si trovano in uno stato di completo abbandono e si denuncia la mancanza di fondi per aprire nuovi scavi. I siti archeologici situati intorno alla citta’ sono abbandonati e ricoperti da vegetazione perciò e’ resa impossibile il loro godimento. La particolarità di questa regione e’ che in essa si trovano numerose testimonianze dei primi abitanti dell’Albania: gli Illiri.

Il regime comunista di Enver Hoxha ha chiuso il paese in un forzato isolamento precludendo quindi uno sviluppo del turismo. Dal 1990 ad oggi si registrano i primi turisti, italiani, austriaci e tedeschi, che nella maggior parte dei casi giungono soprattutto per ragioni di lavoro. Il prodotto turistico offerto e’ ancora oggi fruito per la maggior parte degli abitanti locali e la qualità offerta non corrisponde agli standard internazionali.

Per cinquanta anni questo e’ stato un paese chiuso in un volontario isolamento, era tanto difficile uscire dall’Albania quanto entrarvi. Di conseguenza non ha portato avanti una tradizione d’accoglienza e non ha un’industria turistica in grado di produrre reddito.

Esistono due poli turistici fruiti esclusivamente dai locali: la spiaggia di Vilipoja e le rive del Lago di Scutari. Per il momento la regione non e’ dotata di strutture di accoglienza che rispettino gli standard del turista internazionale. Il regime ha portato ad un’omologazione delle costruzioni e dei paesaggi urbani e ormai rimangono pochi resti delle tipiche e originali abitazioni scutarine.

La regione di Scutari e’ stata inserita in una legge nazionale (n. 88 del 01.03.93) come area a vocazione turistica, ma da allora ben poco si e’ fatto in questa direzione. Esiste inoltre un “Comitato per lo Sviluppo del Turismo” interno al Consiglio dei Ministri, il quale ha competenza direzionale in materia, mentre il “Consiglio delle Politiche per lo Sviluppo del Turismo” rappresenta l’organo dello stato e ha competenze di controllo. Il punto critico dell’industria turistica e’ rappresentato dalla totale assenza d’infrastrutture. La Regione ha individuato la spiaggia di Vilipoja come sito turistico e dopo aver eseguito uno studio in collaborazione con il COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti - sulla trasformazione turistica sostenibile del sito ha avviato i primi progetti, quali la pulizia della spiaggia e il tentativo di risoluzione della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il problema più grande per il reale sviluppo che questa zona e’ la proprietà delle terre, ci si trova in un momento d’anarchia totale dove ognuno costruisce senza un piano regolatore e sulla terra che ha deciso essere sua.

Il progetto di trasformazione in Villaggio Turistico, approvato dallo Stato prevede un piano regolatore e la fornitura del sistema fognario, ma non esistono fondi destinati alla sua realizzazione. Un punto di forza per lo sviluppo turistico di questa  regione e’ rappresentato dal fatto che la quasi totalità della popolazione e’ in grado di parlare l’italiano e buona parte di essa l’inglese.

Negli anni scorsi tramite un finanziamento UNOPS e’ stato ristrutturato il teatro della citta’. In citta’ e’ presente anche un cinema in corso di ristrutturazione.

Uno dei monumenti di maggiore interesse restaurato e accessibile al pubblico e’ la Fortezza di Rozafa.

Castello Rozafa

La cittadella fortificata di Rozafat si trova su un'altura alla periferia di Scutari. E' uno dei più significativi simboli della indipendenza albanese. Un luogo affascinante per il panorama straordinario e per la suggestione esercitata dalle secolari pietre di un'architettura severa, evocatrice di antiche battaglie, cavalieri, cavalli bardati, armature, leggende e misteri. Tre porte, in successione, immettono all'interno della fortezza dove, separate da antiche mura, vi sono tre zone nelle quali si trovano i resti della Chiesa di S. Stefano del XIII secolo, alcune case, un deposito militare e il castello. Quest'ultimo è un imponente edificio costruito con grandi pietre rigie, pavimenti lastricati con basoli nobilitati dal tempo, archi, passaggi segreti, grandi portoni con ante chiodate, cinque grandi cisterne per la riserva d'acqua in caso d'assedio. Le mura di cinta della fortezza sono intervallate da sette torriRisale al V secolo ed e’ situata sulla collina all’ingresso della città, nel punto in cui i fiumi Buna e Drini s’incontrano. E’ una delle poche testimonianze ancora integre lasciate dagli Illiri. Il castello e’ stato adibito a museo nazionale (biglietto d’ingresso 200 Leke) ed e’ sotto l’amministrazione comunale di Scutari. Gli spazi all’aperto antistanti il castello sono usati per mostre e fiere temporanee.

Non poteva mancare, alla fortezza Rozafat, una leggenda. Si narra che il lavoro compiuto durante il giorno da tre fratelli per la costruzione delle mura, di notte si disfaceva. I tre lavoratori erano disperati e si rivolsero ad un negromante per consigli. Questi disse che il sortilegio poteva essere annullato con un sacrificio umano. I tre fratelli decisero di sacrificare la moglie di uno di loro. La prescelta sarebbe stata quella che, il giorno successivo, avrebbe portato il pasto. i due fratelli maggiori avvertirono le mogli dell'accordo, pertanto la moglie del più giovane, Rozafa, dovette sacrificarsi. La povera donna, poichè aveva un bimbo da allattare, chiese che, nel murarla, le fossero lasciati liberi il seno per allattare, una mano per accarezzare ed un piede per cullare il suo bambino. Il suo desiderio fu esaudito e la costruzione ebbe termine. Sempre stando alla leggenda, dalle pareti del castello scendono gocce di latte.

Fototeca Marubi

La nascita della fotografia in Albania porta il nome di un Italiano che nel 1858 venne a stabilirsi in Scutari. Esse rappresentano un’importante testimonianza storica della vita di Scutari negli anni antecedenti il regime. Le fotografie conservate sono state donate allo Stato ed e’ possibile visionarle solo durante manifestazioni particolari o dietro autorizzazione, e’ in progetto una loro sistemazione definitiva e apertura al pubblico.

Casa Museo “Oso Kuka”

E’ un’antica casa tradizionale restaurata nel 1986, di proprietà dello Stato e di dipendenza comunale. E’ suddiviso in quattro sezioni: Archeologia, Archivio storico, Etnografia e Fototeca Marubi. La direzione del museo, oltre che della conservazione del patrimonio storico/archeologico, si occupa anche della promozione e valorizzazione della cultura e delle tradizioni della Regione. Ogni due anni organizza un seminario “Scutari nei secoli” con la partecipazione di storici, archeologi e letterati. Tramite la collaborazione con l’Università’ di Firenze ha realizzato una  mostra archeologica (reperti datati dall’età’ del bronzo sino al Medioevo) in Italia ad Arona col progetto di farla divenire una mostra itinerante nelle maggiori citta’ Europee.

Moschea di Ebu Beker

Distrutta durante il regime comunista e ricostruita secondo la pianta originaria

Moshea di Piombo

Situata sulla riva del Drin, venne costruita nel 1768 per volere del principe di Scutari, Mehmet Bushati. Interessante per la grande cupola in piombo e per le altre sedici cupolette anch'esse in piombo

Ponte dei Mesi

Il Ponte del XVIII ha un'importante valore storico e architettonico.

Necropoli di Tumi

La necropoli si fa risalire all'eta’ del Bronzo e presenta una struttura in molte parti perfettamente conservata.

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Urbanistica

 

Analisi della Città

La città è quella che si vede:

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Patrimonio edilizio decadente

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Blocco delle attività produttive legate all’edilizia

bullet

Imperversare delle attività informali

La città che non si vede:
Il fabbisogno edilizio nei prossimi quindici anni consiste in:

bullet

6.700 nuove abitazioni (335 edifici da 5 piani) a fronte di 13.000 ristrutturazioni di abitazioni esistenti

Cio’ significa:

bullet

117.000 mc di mattoni

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132.000 mc di calcestruzzo

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610.000 mq di tegole

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24.000 mc di legname

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103.000 finestre

Immaginando un fabbisogno di recupero pari al 50% del patrimonio edilizio ed un recupero effettivo del 12% nell’arco di 15 anni, il totale da recuperare consisterebbe in 13.483 alloggi

Mentre il fabbisogno di nuove costruzioni, in quindici anni è di 6.718 (33.590 persone) , ovvero il 50% del patrimonio da recuperare

Esiste un potenziale mercato edilizio ma mancano le risorse della domanda per avviare un processo di recupero e nuove costruzioni.

Dividendo la domanda in gruppi socio-economici risulta che solo i più abbienti possono far fronte alle necessità del recupero. I meno abbienti sono invece costretti a far fronte alla continua emergenza con continui interventi di manutenzione ordinaria. Le risorse economiche in più sono invece destinate ad attività di superfetazione.

Cio’ significa che esiste una minima disponibiltà all’investimento nel recupero edilizio ma è male indirizzata (abuso) e male coordinata con la popolazione in relazione di prossimità

Domanda e Offerta

Nonostante l’interesse della categoria che rappresenta l’offerta l’ostacolo si trova :

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nella difficoltà del reperimento dei fondi per gli investimenti

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negli alti costi dei materiali importati

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mancanza di domanda

Domanda e offerta edilizia si incontrano quando

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la domanda e offerta si organizzano per farne il loro punto di forza

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gli interventi nel settore vengono coordinati e gestiti da un ente che agisce nella o per conto della Municipalità (l’ufficio di urbanistica o ente ad esso legato o che lo rappresenti)

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gli interventi sono sostenibili (replicabili e automanutenibili) e dotati di un meccanismo che lo generi e sostenga

 

Principi per l'uso delle Risorse

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Aggregazione delle risorse degli investitori e della domanda attraverso azioni di incoraggiamento alla partecipazione ed al senso del collettivo

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Riorganizzazione delle risorse che gestiscono il management urbano

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Interventi di recupero o di nuove costruzioni a basso costo

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Tecnologie appropriate

 

Tipologie di Verde

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Aree difficilmente accessibili. Si tratta di aree comunali recintate e talvolta non fruibili per mancanza di accessi per i cittadini

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Giardino urbano. Si tratta del 17% delle aree adibite a verde. L’unico esempio è costituito dal giardino davanti alla Prefettura

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Aree occupate. Il 67 % delle aree adibite a verde sono occupate, generalmente da attività commerciali più o meno consolidate

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Aree abbandonate. Delle aree verdi comunali il 6,4 % è in stato di abbandono cioè non viene eseguita alcuna manutenzione. A ciò consegue degrado e occupazione anche solo parziale dell’area (14%)
 

Progetti in Atto

Ricostruzione parziale della rete viaria principale, raccolta delle acque piovane e delle reti elettriche

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Ente Investitore: Municipalità di Scutari

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Entità Progettista: Design & Consulting Engineers Tirana

Progetto di traffico e segnaletica per la città di Scutari

bullet

Entità Investitore: Municipalità di Scutari

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Entità Progettista: Istituto degli Studi di Trasporto d’Albania
 

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Servizi sanitari

 

Istituzioni

Posti letto

Ospedale civile

320

neuropsichiatria

135

Malattie infettive

25

Matenita’

120

Lunghe degenze

110

Policlinico centrale

70

Uffici amministrativi

La presenza di medici di base e’ diffusa sul territorio , ogni quartiere e’ coperto da un medico. Il servizio sanitario e’ gratutito, anche se in realta’ e’ consuetudine lasciare un piccolo contributo personale per ogni prestazione.

Nella citta’ di Scutari e’ presente un ricovero per anziani (costruito dalla cooperazione olandese), ma i posti letto non sono sufficienti  per coprire il reale bisogno della popolazione. Il programma PASARP ha dato inizio ad un progetto di casa famiglia che portera’ alla chiusura del reparto femminile dell’ospedale psichiatrico convertendo al casa Mimosa in una struttura istituzionalmente riconosciuta.

Diverse ONG  hanno istituito 6 case famiglia per  bambini, piu’ due per bambini con handicap sia fisici che mentali.

L’organizzazione pubblica e’ rimasta la medesima del regime e ha una burocrazia interna elevatissima. L’istituto della cura medicinale e’ quello che si occupa sia del rimborso dei farmaci che dell’assunzione del personale.

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Educazione

Le istituzioni hanno una distribuzione capillare in tutta la Regione, ma la qualita’ dell’insegnamento e’ molto bassa. La situazione registrata nei centri urbani, dove si registra una media di 40/50 alunni per classe, e’diversa da quella  nelle aree rurali, dove si registra un alto livello d’abbandono scolastico e un surplus d’insegnanti. La maggior parte degli edifici richiedono opere di manutenzione (alcuni di essi sono stati ristrutturati da organizzazioni internazionali) e sono quasi privi di materiale didattico. Inoltre il fenomeno dell’abbandono scolastico e’ in crescita soprattutto nei villaggi. 

SISTEMA SCOLASTICO IN ALBANIA

INTERVALLI D’ETA’

GRADES

LIVELLO

3-5

 

Scuola materna

6-14

1-8

Elementare

15-18

9-12

Medie superiori

15-18

9-12 or 13

Professionali

18-23

1-4 or 5

Università

Fonte: Di rettorato dell’educazione- Regione Scutari

SCUOLE ELEMENTARI

Scuola dell’obbligo

Numero

114

Distribuzione sul territorio

Distribuite in 19 comuni

Pubbliche

106

Private

8

Intervallo di frequenza

6-14 

Tipologia d’edificio

Coperto, ma strutture fatiscenti e prive di strumenti didattici appropriati.

Abbandono scolastico

Stima ufficiale 2%

Fonte: Ibidem

SCUOLE SUPERIORI

Frequenza volontaria

Numero

29

Distribuzione sul territorio

Concentrate in Scutari e nelle citta’ più popolate.

Pubbliche

25

Private

4

Generali

17

Istituti professionali

8

Intervallo di frequenza

6-14

Tipologia d’edificio

Al coperto, strutture fatiscenti

Abbandono scolastico

Stima ufficiale 2%

Fonte: Ibidem

Dipartimenti

Tempo pieno

Part Time

Totale

Totale

Femmine

Totale

Femmine

Totale

Femmine

Scienze sociali

778

562

1036

624

1814

1186

Scienze Naturali

305

172

698

389

1003

561

Economia

194

120

321

133

515

253

Giurisprudenza

211

124

1594

450

1805

574

Insegnamento

333

367

962

842

1345

1209

Totale studenti

1871

1345

4611

2438

6482

3733

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Università di Scutari

Università Gurakuqi

Questa è la seconda università fondata in Albania, dopo l'Università di Tirana.Nace nel 1957 come un Istituto Pedagogico.  C'erano due indirizzi: lingua-storia e fisica-matematiche.

Nel 1970 aveva 4 rami: lingua-letteratura, storia-geografia, matematica-fisica e biologia-chimica. Nel 1991 fu trasformato in Università ed oggi ha queste facoltà:  

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Facoltà di lingue. Indirizzi: inglese, italian, tedesco.

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Facoltà giurisprudenza.

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Facoltà di la Scienze Naturali. Indirizzi: matematica, fisica, biologia, chimica. 

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Facoltà d’Economia il ramo essere: finanza, marketing, economia aziendale

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Facoltà di Pedagogia, Indirizzi: letteratura, storia-geografia

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Infrastrutture

Principali punti di ingresso

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In aereo: L’unico aeroporto e’ quello di Tirana. I collegamenti maggiori sono con l’ Italia, la Grecia e l’Ungheria. Scutari dista da Tirana circa 110 Km in auto, ma la condizione della strade e’, a tratti, in cattive condizioni per cui il tempo necessario per percorrerla e’ di circa 2h e ½. La strada e’ in corso di ricostruzione. Esistono dei collegamenti pubblici tra le due citta’ anche se la qualita’ del servizio e’ molto bassa.

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In nave: il porto piu’ vicino e’ quello Shengjin (e’ in prevalenza un porto commerciale, carico fino 2,5 t), circa 49 km e quello di Durazzo, circa 120 Km da Scutari, dal quale esistono collegamenti giornalieri con l’Italia.

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In auto: la situazione delle strade e’ grave in tutta l’Albania e sono pochi i tratti asfaltati. La regione di Scutari confina con il Montenegro. I punti di frontiera sono due: Muriqan, nel distretto di Scutari e Hani-Hotit, nel distretto di  Malesia e Madhe.

Principali strade

Le carenze infrastrutturali rappresentano uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo del Paese. La situazione delle strade e’ disatrosa, alcuni villaggi sono raggiungibili esclusivamente con fuoristrada. Le strade urbane e provinciali sono in condizioni pessime e trafficate sia da cavalli, mucche, automobili e pedoni, inoltre bisogna tener presente la poca abilita’ nella guida da parte dei locali e la totale assenza di segnaletica sia orizzontale che verticale. La strada che collega Scutari con Tirana e’ in corso di ricostruzione. Molti villaggi che si trovano sulle montagne lungo la linea del confine con il Montenegro sono esclusi sai dalla rete stradale che da quella ferroviaria. La ricostruzione delle strade e’ indicata dallo Stato come priorità assoluta.

Situazione energetica

La Regione di Scutari occupa il primo posto per la produzione di energia elettrica in Albania. Questa  proviene da due centrali idroelettriche: Vau i Dejes (capacita’ annuale 1.120 milioni di Kwh) e Koman (capacita’ annuale 1.400 milioni di Kwh). La societa’ che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica e’ un’azienda privatizzata di nome “SESA”.

Le centrali presenti non hanno capacita d’accumulazione, le reti di distribuzione sono in pessime condizioni, da cui le interruzioni della linea sono un fenomeno giornaliero e durano in media 8-9 ore. Condizione necessaria per svolgere qualsiasi attività economica e’ il possesso di un generatore.

Il sistema di riscossione dei consumi e’ inefficiente e assolutamente non funzionale (si stima che solo il 20% della popolazione, che possiede un contratto regolare, paghi regolarmente l’energia elettrica), il fenomeno degli allacci illegali e’ una pratica diffusa. Ogni cittadino paga una quota fissa per il consumo dell’energia elettrica (2400 Lek mensili per le utenze private), questo sicuramente non induce ad atteggiamenti di risparmio energetico. Quasi nessun impianto possiede norme di sicurezza.

Comunicazioni telefoniche

I numeri messi a disposizione dalla Albanian Telecom non sono sufficienti per coprire tutta la Regione, numerosi villaggi sono completamente scoperti e anche nelle citta’ e’ difficile ottenere un nuovo allaccio. Nel 1999 la linea telefonica e’ stata rinnovata dalla società privata Albanian Telecom, ma esistono ancora problemi sulle linee.

Radio e reti televisive locali

Esistono 3 reti televisive locali con sede nella citta’ di Scutari :Antenna Nord, Scutari TV1, Rosafa TV.

1 radio: Radio Scutari

Cellulari internazionali

In tutta la regione e’attivo il roaming internazionale (a chiamata indiretta) e non esistono difficolta’ di ricezione.

Porti, areoporti e ferrovie

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Il porto di Durazzo rappresenta il punto di collegamento tra Albani e Europa via Italia, anche esso richiede di importanti interventi. Esiste un progetto d’ammodernamento del porto di Durazzo (assorbe il 60% del totale dei trasporti e dei flussi marittimi).

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Porto di Shengjin  e’ un porto commerciale con portata sino a 2,5 t e effettua trasporto passaggeri due volte alla settimana.

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Nell’aereoporto di Tirana operano 10 compagnie aeree, delle quali 8 straniere (Alitalia, Swissair, Australian Airlines, Olimic, Turkish Airlines, Malev, Hemus, Adria) e 2 locali (Albanian Airlines e ADA Air) .

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La condizione delle ferrovie e’ inadeguata, le carrozze sono vecchissime e la velocita’ media e’ di circa 20 km/h. La Regione di Scutari e’ collegata alla rete ferroviaria nazionale Albanese . Il trasporto ferroviario viene utilizzato sia per il trasporto delle merci che delle persone. La qualità del servizio e’ molto bassa, i collegamenti coprono un numero limitato di villaggi e i ritardi sono molto frequenti.

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Il ruolo dell’Italia

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La presenza dell'imprenditoria Italiana

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L'azione della Cooperazione allo Sviluppo

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L'Attività della missione Italiana Interforze

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La Promozione Culturale

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Il contributo del Dipartimento Affari Sociali
 

La presenza dell'imprenditoria Italiana

Il Distretto di Scutari rappresenta il "terzo polo imprenditoriale" italiano in Albania (dopo quelli di Tirana e Durazzo, ed "a pari merito" con l'area di Valona), con la presenza di circa 30 società a capitale italiano e misto italo - albanese. I principali settori di attivita', anche nel Distretto di Scutari, sono quelli legati al "processo di lavorazione attiva – facon", con l'importazione dall'Italia della materia prima e la ri-esportazione del prodotto finito nel nostro Paese: calzaturiero, maglieria, confezioni, falegnameria ed articoli in legno.

Tra gli investimenti piu' noti, possiamo citare quelli delle seguenti imprese: SHQIPERIA TRIKOT (biancheria intima); ITALTEX (biancheria intima); LABEAT TEXTILE (abbigliamento); HOLZEUROPA (falegnameria e legno); I.C.S. (orlature per tomaie); CASUAL (abbigliamento); ADELCHI (calzaturificio); MADISH (biancheria intima). Le imprese italiane nel Distretto offrono impiego a 1.000-1.500 persone (stima).  La maggior parte degli investimenti, effettuati nel quadriennio 1992-95, ha ripreso l'attivita' produttiva a pieno ritmo dopo il 1997 (specie nell'ultimo biennio), e sono stati programmati ulteriori investimenti onde migliorare ed incrementare la produzione; soltanto per fare un esempio, l'impresa Holzeuropa ha recentemente allargato la propria dotazione di macchinari ed attrezzature per la realizzazione di sedie ed articoli in legno.

L'Azione della Cooperazione allo Sviluppo

La Cooperazione italiana opera nell'area di Scutari sia direttamente che attraverso il finanziamento al PASARP, di cui l'Italia è l'unico donatore.

Per quanto riguarda l'intervento diretto la Cooperazione italiana ha finanziato i seguenti progetti:

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Programma di sviluppo agricolo: con un finanziamento di 1 miliardo di lire il programma, promosso dalla ONG LVIA, mira allo sviluppo ed incremento della produzione vinicola nell'area, creazione di associazioni di viticoltori, cantina sociale gestita dagli stessi viticoltori, punto vendita nella città di Scutari.

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Programma di sviluppo della Formazione Professionale, con un finanziamento di 1.1 miliardi di lire il programma, promosso dalla ONG VIS, prevede la creazione di un centro di formazione in cui sono tenuti corsi di impiantistica civile, informatica e termoidraulica.

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Sviluppo rurale ecocompatibile attraverso lo sfruttamento delle risorse forestali: con un finaziamento di 0.63 miliardi di lire il programma. promosso dalla ONG PRODOCS, prevede la gestione forestale, la creazione di vivai privati, il rimboschimento.

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Tutela ambientale e sostegno della pesca artigianale nel Lago di Scutari: con un finanziamento di 1 miliardo di lire il programma, proposto dalla ONG COOPI, prevede la creazione di un centro di pesca, associazioni di pescatori, formazione.

Si ricorda che l'Italia è impegnata anche in una serie di progetti che faciliteranno il collegamento stradale di Scutari con il centro del Paese e con il Montenegro. In particolare l'Italia finanzia la riabilitazione della strada Tapize Fushe Kruje e la costruzione dei due ponti sui fiumi Mat e Drin, che consentiranno un più rapido collegamento dell'area nord occidentale del Paese con la capitale. Inoltre l'Italia ha manifestato la sua disponibilità a finanziare lo studio di fattibilità e la progettazione esecutiva del segmento stradale Scutari - Hani i Hotit, con eventuale finanziamento dei lavori. Infine nel quadro del programma di emergenza elettrica è prevista l'installazione di una sottostazione elettrica nell'area di Scutari Nord.

Per quanto riguarda invece l'intervento indiretto, l'Italia ha finanziato interamente il programma PASARP, con uno stanziamento, per la sola area di Scutari di circa 600.000 dollari.

Il programma PASARP per il Distretto di Scutari prevede:

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Miglioramento delle condizioni igienico ambientali a Puke (ripristino della rete fognaria, recupero dei bagni pubblici, miglioramento del sistema di raccolta rifiuti, formazione per la gestione dei servizi pubblici)

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Valorizzazione ambientale a fini turistici di Velipoja (pulizia iniziale della spiaggia, organizzazione della raccolta e smaltimento rifiuti, ecc.)

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Riabilitazione di strutture scolastiche e centri sanitari a Malesi e Madhe, Puke, Kelmend e Boge, Vau Dejes, Shelquet e Scutari (riabilitazione di tre ambulatori sanitari e una maternità, fornitura di apparecchiatura di base per quattro ambulatori, riabilitazione di tre scuole elementari ecc).
 

L'Attività della Missione Italiana Interforce

stemma.gif (5824 bytes)Il Nucleo Territoriale di Shkoder, istituito nell'ambito della Missione Interforze di Polizia in Albania ed affidato all'Arma dei Carabinieri, opera in base al Protocollo d'Intesa del 10 novembre 1998 tra il Ministero degli Interni italiano ed il Ministero dell'Ordine Pubblico Albanese, rinnovato con gli accordi del dicembre 1 999 e del luglio 2000.

Il Nucleo Territoriale di Shkoder, avente competenza sui territori delle Direttorie e dipendenti Commissariati del Nord Albania (SHKODER con Koplik e Puke; KUKES con Has e Tropoje; LEZHE con Mirdite e Laç; PESHKOPI con Bulqize e Burrel) contava, sino al mese di agosto, 3 unità (un Ufficiale e due Marescialli) e, successivamente, ha subito un incremento di un'unità. Nel corso dell'anno 2000 il Nucleo ha svolto la seguente attività:

Settore addestrativo

Addestramento teorico ed applicazione pratica a favore di complessivi 63 Ufficiali, 127 Sottufficiali e 196 Agenti in ordine ai seguenti argomenti: controllo della circolazione stradale, controllo e perquisizione di persone e mezzi;

Settore della consulenza ed assistenza

Sono state installate le Sale Operative di: Shkoder, Lezhe , Koplik, Laç, Puke. In tempi brevi saranno installate presso: Kukes,  Has, Peshkopi, Burrel, Bulqize, Tropoje.

Inoltre, è stata e viene tuttora svolta attività di osservazione e monitoraggio delle operazioni di controllo presso i Posti di frontiera di Shengjin (marittima) e di Hani i Hotit (terrestre con il Montenegro).

La Promozione Culturale

La presenza culturale italiana nell'area di Scutari si concretizza in particolare nel dipartimento di Italianistica dell'Università e nella sezione bilingue del liceo Shejnaze Juka.

Il Dipartimento di Italianistica è stato istituito in seguito ad un accordo tra i due ministeri nell'anno 1998. L'Italia si impegnava tra l'altro a inviare un lettore e a fornire strumentazione didattica di base (pc, televisore e arredi). L'Università concedeva da parte sua due spazi: uno da adibire ad ufficio, l'altro ad aula-biblioteca.

I posti a disposizione, concessi in base ad un test d'ingresso secondo la prassi albanese, sono 30. Attualmente il dipartimento ha tre corsi per un totale di 69 allievi. La figura professionale d'uscita - definita solo - negli ultimi tempi con una proposta fatta al Senato Accademico - è quella di "Insegnante e specialista di lingua e cultura italiana".

Tra le attività del Dipartimento:

in collaborazione continua con l'Università di Firenze:

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Realizzazione di tre borse di studio per ogni anno accademico, per tre studenti di Scutari

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Attivazione di due dottorati di ricerca internazionali per due docenti dello staff

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Soggiorno di sei docenti dell'Università fiorentina per moduli di lezioni

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Sostegno continuo in itinere (l'a.a. 2000-2001 tre docenti italiani terranno lezioni per coprire interi corsi)

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Fornitura di materiale librario sia di linguistica sia di letteratura.

Mostra sulla cartografia veneziana (a.a. 1998-99)

Sito internet con una piccola rivista telematica e un ipertesto sulla città, compilato dagli studenti e implementato dalla lettrice (www.tili.it); il sito è visitato a tal punto che periodicamente vengono ricevuti interessanti feed-back;

Mostra in collaborazione con Patrimoine Sans Frontieres, Ambasciata di Francia e Ambasciata d'Italia di una mostra sulla fototeca "Marubi";

Spettacolo teatrale in collaborazione con il MAE e con il Piccolo Teatro di Milano (due repliche);

In un'aula è prevista, in seguito agli accordi con l'università di Firenze, l'installazione di un impianto per videoconferenza tramite il quale sarà possibile la realizzazione di un corso post-laurea a distanza tenuto dall'Università di Firenze stessa. Il corso avrà come esito professionale la figura di "Tecnico di Documentazione ed Archivistica".

La sezione bilingue del Liceo Shejnaze Juka: la sezione è operativa dall'anno 2000-2001 e permette di conseguire un diploma di maturità sia italiano che albanese. Una volta conseguito il diploma gli studenti potranno iscriversi in qualsiasi università italiana, alla stregua degli studenti italiani.

Il Contributo del Dipartimento Affari Sociali

La Presidenza del Consiglio Italiana, attraverso il Dipartimento Affari Sociali, ha finanziato sette progetti di cooperazione nell'area di Scutari, per un totale di circa 1 miliardo di lire:

Promozione dell'integrazione sociali dei disabili. Formazione del personale della scuola speciale e degli animatori di una struttura diurna a Scutari (gestito dall'associazione ALBA)

Centro di promozione integrale per giovani donne albanesi (gestito dall'associazione Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice)

Assistenza domiciliare ed in istituti ad anziani, malati e disabili (gestito dall'Associazione CELIM)

Progetto Melograno (centro di accoglienza per minori gestito dall'associazione AFMAL)

Promozione socio economica dei nuclei a basso reddito in ambito rurale (opera a Zadrima ed è gestito dall'Associazione LVIA)

Progetto Zadrima, per l'autonomia ed il miglioramento della qualità della vita delle donne rurali (gestito dal COSPE)

Progetto di rafforzamento dell'azione di sviluppo delle donne nel settore sociale, agricolo e artigianale (gestito dall'associazione Progetto Mondialità).

La Regione Emilia Romagna ha in corso due progetti di cooperazione a Scutari per un investimento complessivo di 217 milioni di lire:

Formazione allo sviluppo economico e produttivo delle imprese agricole familiari, realizzato dalla ONG GVC

Sostegno all'agenzia di formazione professionale di Scutari in ambito agro-industriale, realizzato dalla ONG COCIS

Inoltre la Regione Emilia Romagna, nell'ambito del Programma Pasarp, si è occupa della ristrutturazione del Teatro Migjeni, collaborando anche all'organizzazione di un cartellone per la stagione teatrale 2002/2003.

 

 

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 Ultima revisione dicembre 2002 - progetto utopie - credits

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